Gli Iliensi a Burgos

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di Giorgio Valdès


“Foresta Burgos era la terra degli Iliensi, una delle popolazioni nuragiche descritte dallo storico Tito Livio. Gente indomita di quei sardi pelliti, definiti con il dispregiativo di “barbari”, ma che furono conquistati dai romani. In cima al colle costruirono il loro imprendibile villaggio.

Oggi si chiama “Sa Reggia” e si raggiunge inerpicandosi per un chilometro lungo una mulattiera che parte proprio sopra il maneggio coperto.

A piedi o in fuoristrada si arriva sulla sommità dove spuntano i resti della reggia. Sì, perché secondo l’archeologa dell’Università di Cagliari Giuseppa Tanda –che per un anno ha diretto il cantiere di scavo- qui sorgeva la reggia del misterioso re degli Iliensi.

Lo dicono le imponenti rovine di un nuraghe complesso che potrebbe rivelarsi più grande di quello spettacolare di Barumini. Un mastio centrale, cinque torri e un muraglione lungo cento metri: sinora nessun sito ha restituito qualcosa di simile.

“Questa muraglia -sottolinea la Tanda- è unica in Sardegna perché dispone di un camminamento come nei castelli medioevali”.

Si potrebbe pensare a una capitale della zona considerato il numero di insediamenti sparsi nell’area che arriva sino a Bonorva. Contando il numero delle capanne riportate alla luce e la vastità del complesso turrito si può ipotizzare un villaggio di un centinaio di famiglie, quindi 4-5000 abitanti risalente a un periodo tra 1600 e l’ottavo secolo avanti Cristo.

All’ingresso dell’area è stato trovato un circolo di pietre staccato dal resto del complesso: la capanna delle riunioni? Chissà. Il cantiere di scavo nel 2005 ha restituito molti reperti e ha consentito di delineare i contorni dell’insediamento, poi sono finiti i fondi. Chiuso, come tanti altri nonostante l’importanza delle novità.”

(L’Unione Sarda – Luglio 2007)


Chi fossero gli Iliensi lo apprendiamo da Massimo Pittau (“Il dominio sui Mari dei Popoli Tirreni”), da cui abbiamo tratto alcuni stralci:
<< Sotto la dinastia dei Mèrmnadi il dominio dei Lidi si estese in gran parte della penisola anatolica, compresa la Troade con la sua capitale Troia od Ilio. Pertanto è logico ritenere che l’arrivo in Sardegna anche di gruppi di Troiani o Iliensi, dopo la distruzione della loro città da parte dei Greci, di cui ci sono state tramandate notizie da alcuni autori antichi, sia avvenuto in concomitanza – che non vuol dire “in compagnia” – con le varie ondate dei Lidi emigranti in Sardegna. L’arrivo in Sardegna di profughi da Troia dopo la sua distruzione avvenuta, secondo Eratostene, nel 1184 a. C., è esplicitamente affermata dallo scrittore greco Pausania (…): “Dopo la distruzione di Ilio, dei Troiani anche altri fuggirono oltre quelli salvatisi con Enea. Di questi una parte sbattuta dalle tempeste in Sardegna si mischiarono coi Greci che vi si erano insediati prima. Il timore impedì che i barbari (i Protosardi) muovessero battaglia all’elemento greco e ai Troiani; e infatti essi erano uguali per l’intera potenza militare e il fiume Torso (Tirso) scorreva in mezzo ad essi per l’intera regione e impediva agli uni e agli altri di passare al di là. Dopo molti anni i Libi (i Cartaginesi) passarono di nuovo nell’isola con una spedizione maggiore e mossero guerra all’elemento greco. Questo rischiò di essere distrutto del tutto o ne restò un piccolo contingente, mentre i Troiani si rifugiarono nelle zone alte dell’isola e avendo occupato le montagne inaccessibili per le cime e i dirupi, mantengono ancora fino al presente il nome di Iliei”. Questa importante notizia di Pausania relativa all’arrivo di Iliei o Troiani in Sardegna è confermata da un frammento di Sallustio: “Dopo la distruzione della città di Troia infatti molti occuparono terre diverse ….. alcuni la Sardegna”. Ed è confermata da un passo di Silio Italico: “Affluirono (in Sardegna) anche i Teucri (Troiani) dispersi nel mare dopo la distruzione di Pergamo (Troia) e furono costretti a porvi sede”. È da precisare che il popolo che Pausania chiama Ilieis, gli autori latini lo chiamano Ilienses; che è un etnico che in latino indicava sia ”gli abitanti di Ilio o Troia”, sia il citato popolo della Sardegna…>>

La foto del nuraghe “Sa Reggia” a Foresta Burgos è di Dan Floris.