La Struttura Sociale Nuragica 1

di Antonello Gregorini

Nella postfazione di “Un Nuraghe per Tutti”, Condaghes 2018, apro una finestra suggestiva, non scientifica, su ciò che si potrebbe leggere dal paesaggio riguardo la struttura sociale nuragica.

In buona sostanza affermo che l’omogeneità della distribuzione e delle tipologie degli edifici, il valore da essi espresso in termini di lavoro e risorse necessarie alla realizzazione, portano a concludere per delle ipotesi ben diverse da quelle che le istituzioni impongono nei musei e nella narrazione proposta dalle guide all’interno dei siti fruibili.

Approfondendo la letteratura scientifica, tuttavia, si scopre che sul tema è stato detto di tutto e il suo contrario e che, ancora, si è ben lungi da una risposta univoca e mediamente accettata. Ammesso che mai questa possa essere ottenuta.

 

Di seguito riassumo le argomentazioni proposta da Juan Antonio Cámara Serrano e Liliana Spanedda su “La Sardegna Nuragica, 2014, Delfino.

“La maggior parte delle valutazioni sinora proposte sull’organizzazione sociale nuragica seguono solo alcuni dei quattro percorsi di analisi indicati di seguito:
  • Valutazione dello sforzo costruttivo e di coordinamento che è implicito nella realizzazione delle strutture nuragiche.
    1. Riconoscimento del significato simbolico ad esse associato.
    2. L’assenza quasi totale di dati sufficienti per individuare i gruppi sociali che ebbero accesso ai monumenti o, almeno, ai benefici derivati dal loro utilizzo…
 I due studiosi ritengono che una possibile soluzione sia
“quella di “analizzare gli edifici di un contesto regionale il più ampio possibile e verificare se essi… possano essere considerati come espressione ed esibizione del potere, …
Si pensi ai “modellini di nuraghe collocati nelle sedi esclusive di riunione pubblica, le cosiddette “Capanne delle riunioni”.
 Una seconda possibilità di ricostruzione della struttura sociale può scaturire dalla ricerca di eventuali indizi di un accesso differenziato alle sepolture a partire dal Neolitico recente e nel corso dell’Eneolitico, dall’analisi del divario nella decorazione e nelle rifiniture delle tombe …
  1. Analoghe procedure possono essere applicate nell’analisi della società della Prima età del Ferro, … Per questo periodo, buona parte delle interpretazioni di carattere sociale – e a volte economico in senso stretto – deriva dallo studio dell’iconografia espressa negli ex-voto di bronzo, …
  2. Più vantaggioso, in vista di una definizione dell’organizzazione sociale nuragica, sembra l’uso di analisi sull’assetto territoriale…
 I risultati sinora raggiunti consentono di identificare … nel primo caso lo schema insediativo può far pensare all’esistenza di un’organizzazione per “cantoni” di limitata estensione, nel secondo la definizione di frontiere, di vie di penetrazione e, in particolare, di forme di controllo delle zone più fertili e degli accessi al mare, sembra ricondurre all’esistenza – almeno in un momento avanzato del Bronzo medio (forse a partire dal 1450 a.C.) – di sistemi territoriali abbastanza ampi. (contraddizione NdR)

Ciò che a mio avviso emerge, anche in questo caso di studio, è che si è ben lontani dal aver individuato una risposta comunemente accettata e che sulla base dei dati noti sarà difficile ottenerla nel breve termine.

La costruzione di una mappa analoga al Geoportale di Nurnet, un Sistema informativo terirtoriale, in cui le topologia (livelli di informazione tematizzata) possano essere confrontati attraverso operazioni matematiche complesse, potrebbe aprire nuovi scenari.

L’analisi della distribuzione per tipologie di edifici, in rapporto all’orografia, alla geologia, al suolo (pedologia), all’intervisibilità, ai vari tematismi di cui oggi si dispone già dei layers su formati standard, potrebbe risolvere gran parte dei problemi su cui dibattono  gli accademici.