GUERRIERO ORANTE CON SCUDO SULLE SPALLE

63) GUERRIERO ORANTE CON SCUDO SULLE SPALLE Nome: guerriero orante con scudo sulle spalle Professione: guerriero Dimensioni: altezza residua 12,5 cm Aspetto e vestiario: il guerriero stringe con la mano sinistra un lungo stocco con l'impugnatura "a manubrio" e con la lama inspessita da una costolatura mediana; lo stocco è appoggiato sulla spalla sinistra e tramite una cordicella sospende uno scudo sulle spalle. Il braccio destro, in parte mancante, probabilmente era alzato per porgere il saluto devozionale. Indossa un elmo con brevi corna e un rigido colletto a protezione della gola; una doppia tunica aderente a cui si sovrappone una pezza longitudinale, forse di cuoio, decorata nel mezzo da tre bande decorate con striature (due superiori decorate a spina di pesce, una inferiore segnata da fitte incisioni verticali e parallele). Sul petto spicca, portato a tracolla, il noto pugnale ad essa gammata. Ai polpacci porta schinieri, i piedi sono nudi come le cosce. Sul dorso porta lo scudo decorato con disegno ornamentale: una raggera fitta di striature che partono dall'umbone centrale. Il viso ha i tratti molto accentuati: si nota lo schema a T di sopracciglia e naso, occhi fortemente sporgenti, curiosamente resi in modo diverso tra loro. Il destro è a bulbo cerchiato da un rilievo (palpebre in risalto), sinistro a bulbo Contornato da incisione periferica. La bocca è piccola con un accenno di labbra, le orecchie sono leggermente pronunciate. Luogo di ritrovamento: Sardegna, località sconosciuta Residenza attuale: Museo Archeologico di Sassari Segni particolari: le corna e lo stocco sono spuntati, il braccio destro è rotto, spezzata la gamba destra sotto il ginocchio e la sinistra al piede Curiositá: le protezioni indossate dal guerriero sono rappresentate finemente: - schinieri: sono ben visibili i singoli anelli delle strisce di cuoio girate intorno ai polpacci - colletto paragola: alto e rigido colletto di cuoio (o metallo) chiuso dietro la nuca Fotografie di B. Auguadro Descrizione tratta da G.Lilliu, "Sculture della Sardegna nuragica", 1966, ed. ILISSO
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