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Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela è di circa 11 ettari.
Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela è di circa 11 ettari.
Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela è di circa 11 ettari.
La stele di Boeli, detta anche Sa Perda Pintà, è una grossa statua-menhir di granito (alt. m 2,67), si tratta di motivi formati da un minimo di due ad un massimo di sette cerchi concentrici ottenuti con incisioni che si sviluppano attorno ad una coppella centrale
104) OFFERENTE DI GENONI
Professione: sconosciuta
Dimensioni: altezza 10,8 cm
Aspetto e vestiario: il personaggio é raffigurato in piedi, frontalmente; con la mano sinistra (mancante) probabilmente porgeva l’offerta alla divinità. La mano destra é invece sollevata e protesa in avanti forse nell’atto di porgere il saluto devozionale: sembra fasciata e comunque é sproporzionata rispetto al corpo, appare molto più grande. Il braccio destro ha forma allungata e presenta una curvatura innaturale, forse per rappresentare l’arto malato per cui l’offerente chiedeva una guarigione.
L’offerente indossa solo un gonnellino e un copricapo a calotta; il petto e le gambe sono nude. I piedi scalzi poggiano su una piastra. Il naso é pronunciato.
Probabilmente trattasi di un uomo, anche se sul petto sono visibili le bozze mammillari, presenti anche in altri bronzetti maschili raffiguranti uomini del popolo (non guerrieri).
Luogo di ritrovamento: Genoni, dal pozzo di Sant’Antine (scavo dell’archeologo Francesco Guido e Alessandra Saba)
Residenza attuale: —
Segni particolari: mano sinistra mancante, alcune dita della mano sinistra spezzate
Curiositá: quante dita vedete nella mano destra? ? (forse c’é una fasciatura e la mano é steccata?)
Fotografia dal web
Disegno di Antonello Farina
104) OFFERENTE DI GENONI
Professione: sconosciuta
Dimensioni: altezza 10,8 cm
Aspetto e vestiario: il personaggio é raffigurato in piedi, frontalmente; con la mano sinistra (mancante) probabilmente porgeva l’offerta alla divinità. La mano destra é invece sollevata e protesa in avanti forse nell’atto di porgere il saluto devozionale: sembra fasciata e comunque é sproporzionata rispetto al corpo, appare molto più grande. Il braccio destro ha forma allungata e presenta una curvatura innaturale, forse per rappresentare l’arto malato per cui l’offerente chiedeva una guarigione.
L’offerente indossa solo un gonnellino e un copricapo a calotta; il petto e le gambe sono nude. I piedi scalzi poggiano su una piastra. Il naso é pronunciato.
Probabilmente trattasi di un uomo, anche se sul petto sono visibili le bozze mammillari, presenti anche in altri bronzetti maschili raffiguranti uomini del popolo (non guerrieri).
Luogo di ritrovamento: Genoni, dal pozzo di Sant’Antine (scavo dell’archeologo Francesco Guido e Alessandra Saba)
Residenza attuale: —
Segni particolari: mano sinistra mancante, alcune dita della mano sinistra spezzate
Curiositá: quante dita vedete nella mano destra? ? (forse c’é una fasciatura e la mano é steccata?)
Fotografia dal web
Disegno di Antonello Farina104) OFFERENTE DI GENONI
Professione: sconosciuta
Dimensioni: altezza 10,8 cm
Aspetto e vestiario: il personaggio é raffigurato in piedi, frontalmente; con la mano sinistra (mancante) probabilmente porgeva l’offerta alla divinità. La mano destra é invece sollevata e protesa in avanti forse nell’atto di porgere il saluto devozionale: sembra fasciata e comunque é sproporzionata rispetto al corpo, appare molto più grande. Il braccio destro ha forma allungata e presenta una curvatura innaturale, forse per rappresentare l’arto malato per cui l’offerente chiedeva una guarigione.
L’offerente indossa solo un gonnellino e un copricapo a calotta; il petto e le gambe sono nude. I piedi scalzi poggiano su una piastra. Il naso é pronunciato.
Probabilmente trattasi di un uomo, anche se sul petto sono visibili le bozze mammillari, presenti anche in altri bronzetti maschili raffiguranti uomini del popolo (non guerrieri).
Luogo di ritrovamento: Genoni, dal pozzo di Sant’Antine (scavo dell’archeologo Francesco Guido e Alessandra Saba)
Residenza attuale: —
Segni particolari: mano sinistra mancante, alcune dita della mano sinistra spezzate
Curiositá: quante dita vedete nella mano destra? ? (forse c’é una fasciatura e la mano é steccata?)
Fotografia dal web
Disegno di Antonello Farina
Sepoltura neolitica composta da due camere connesse attraverso un portello che presenta, superiormente, una probabile doppia protome taurina.
Sepoltura neolitica composta da due camere connesse attraverso un portello che presenta, superiormente, una probabile doppia protome taurina.
Sepoltura neolitica composta da due camere connesse attraverso un portello che presenta, superiormente, una probabile doppia protome taurina.
Gli olivastri cresciuti nel corridoio tombale stanno demolendo ciò che rimane. Gli apporti di frasche, fogliame e sedimenti eolici hanno coperto le cavità.
Sulla parte anteriore di questa TdG qualcuno aveva realizzato una sorta di capanna utilizzando parte dei conci dell’esedra.
Oggi, comunque, a causa degli arbusti spinosi la tomba non è neanche facilmente raggiungibile.
Prov: Cagliari
Autore: Antonello Gregorini
Codice Geo: NUR21133
> Scheda Geoportale
Gli olivastri cresciuti nel corridoio tombale stanno demolendo ciò che rimane. Gli apporti di frasche, fogliame e sedimenti eolici hanno coperto le cavità.
Sulla parte anteriore di questa TdG qualcuno aveva realizzato una sorta di capanna utilizzando parte dei conci dell’esedra.
Oggi, comunque, a causa degli arbusti spinosi la tomba non è neanche facilmente raggiungibile.