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Nuraghe Monte Arana

Da una prima e senz’altro parziale ricognizione, si può affermare che potrebbe trattarsi di un nuraghe complesso, dal momento che appare del tutto evidente l’inserzione di una torre periferica sul corpo centrale del nuraghe, purtroppo in pessimo stato di conservazione. E’ possibile apprezzare anche la presenza di importanti cortine murarie, interpretabili ipoteticamente come il residuo di un antemurale. (Augusto Mulas)

Nuraghe Monte Arana

Da una prima e senz’altro parziale ricognizione, si può affermare che potrebbe trattarsi di un nuraghe complesso, dal momento che appare del tutto evidente l’inserzione di una torre periferica sul corpo centrale del nuraghe, purtroppo in pessimo stato di conservazione. E’ possibile apprezzare anche la presenza di importanti cortine murarie, interpretabili ipoteticamente come il residuo di un antemurale. (Augusto Mulas)

Nuraghe Monte Arana

Da una prima e senz’altro parziale ricognizione, si può affermare che potrebbe trattarsi di un nuraghe complesso, dal momento che appare del tutto evidente l’inserzione di una torre periferica sul corpo centrale del nuraghe, purtroppo in pessimo stato di conservazione. E’ possibile apprezzare anche la presenza di importanti cortine murarie, interpretabili ipoteticamente come il residuo di un antemurale. (Augusto Mulas)

Dal nuraghe Monte Arana

Da una prima e senz’altro parziale ricognizione, si può affermare che potrebbe trattarsi di un nuraghe complesso, dal momento che appare del tutto evidente l’inserzione di una torre periferica sul corpo centrale del nuraghe, purtroppo in pessimo stato di conservazione. E’ possibile apprezzare anche la presenza di importanti cortine murarie, interpretabili ipoteticamente come il residuo di un antemurale. (Augusto Mulas)

Nuraghe Monte Arana

Da una prima e senz’altro parziale ricognizione, si può affermare che potrebbe trattarsi di un nuraghe complesso, dal momento che appare del tutto evidente l’inserzione di una torre periferica sul corpo centrale del nuraghe, purtroppo in pessimo stato di conservazione. E’ possibile apprezzare anche la presenza di importanti cortine murarie, interpretabili ipoteticamente come il residuo di un antemurale. (Augusto Mulas)

Dal nuraghe Monte Arana

Da una prima e senz’altro parziale ricognizione, si può affermare che potrebbe trattarsi di un nuraghe complesso, dal momento che appare del tutto evidente l’inserzione di una torre periferica sul corpo centrale del nuraghe, purtroppo in pessimo stato di conservazione. E’ possibile apprezzare anche la presenza di importanti cortine murarie, interpretabili ipoteticamente come il residuo di un antemurale. (Augusto Mulas)

Spillone

141) SPILLONE CON CAPOCCHIA AD AVVOLGIMENTO SPIRALIFORME
Nome: spillone con capocchia ad avvolgimento spiraliforme
categoria: da verificare
Dimensioni: lunghezza 22 cm.
Aspetto: la verga ha sezione quadrangolare e si allarga verso la parte inferiore per poi restringersi verso la punta. La capocchia massiccia termina con un pomello emisferico, con una scozia sottostante, guarnita da tre rilievi ad anello, che la separa dal toro; sotto la decorazione a toro, la verga è rivestita da un avvolgimento a spirale di filo di bronzo che si allarga verso la base.
Luogo di ritrovamento: Teti (NU), localitá Abini
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Curiositá:
Numerosi ritrovamenti di spilloni nuragici sono avvenuti sia in contesti cultuali quali il santuario di Abini-Teti, sia all’interno o in prossimità di nuraghi e pozzi sacri. Ad esempio all’interno della fonte sacra rinvenuta nella torre laterale del nuraghe Nurdole è stato recuperato un buon numero di spilloni votivi nuragici infissi nelle intercapedini del parlamento murario.
Alcuni esemplari di spilloni hanno la testa mobile, altri decorata con piccole facce stilizzate.
Ma cosa erano esattamente?
In molti casi gli studiosi li hanno interpretati come grandi fermagli per tenere chiusi i pesanti mantelli (rappresentati in molti bronzetti).
Riportiamo l’interessante ipotesi dell’archeologo Augusto Mulas (riportata nel libro “l’Isola sacra” – ed. Condaghes): alla luce del sistematico rinvenimento di spilloni in contesti rituali e ritenendoli troppo grandi e ingombranti per essere fermagli, e avendo constatato che ancora nella prima metà del 1900 in alcune zone della Sardegna (in particolare a Siniscola) venivano prodotti oggetti molto simili (in metallo, osso o legno) chiamati “su pireddu” (tradotto con “perno” oppure “ugola”) utilizzati per uccidere i maiali mediante infissione nel collo in prossimità dell’ugola… egli ipotizza che gli spilloni nuragici potessero servire per il sacrificio rituale degli animali che venivano offerti alle divinità.
Gli spilloni nuragici difficilmente possono essere considerati semplici fermagli per mantelli, anche perché in alcuni esemplari di faretrine nuragiche (da noi già schedate ? ricordate?) sono raffigurate riproduzioni di spilloni nuragici oltre che pugnali ad elsa gammata, segni di distinzione con, forse, anche un valore cultuale per chi li indossava.
Fotografie di G. Exana e RS Roberto
Descrizione e immagine tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune:
Prov:
Autore:
Codice Geo: NUR5671
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Nuraghe Sas Piperas

Il monumento, edificato in calcare, ha un diametro interno di circa quattro metri, dimensioni esigue rispetto agli standard conosciuti, ma non troppo se rapportate alla larghezza dello sperone su cui sorge che si estende per poco più di 6 metri di larghezza terminando sul margine di una falesia.

Nuraghe Sas Piperas

Il monumento, edificato in calcare, ha un diametro interno di circa quattro metri, dimensioni esigue rispetto agli standard conosciuti, ma non troppo se rapportate alla larghezza dello sperone su cui sorge che si estende per poco più di 6 metri di larghezza terminando sul margine di una falesia.

Nuraghe Sas Piperas

Il monumento, edificato in calcare, ha un diametro interno di circa quattro metri, dimensioni esigue rispetto agli standard conosciuti, ma non troppo se rapportate alla larghezza dello sperone su cui sorge che si estende per poco più di 6 metri di larghezza terminando sul margine di una falesia.

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela è di circa 11 ettari.

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela è di circa 11 ettari.