Lo spartito inferiore della stele, leggermente trapezoidale (m. 1.02 – 1.05 – alt. m. 0.98) presenta una cornice che corre sul profilo di tre lati (largh. m. 0.16/0.18, la linea superiore; da m. 0.18 a m. 0.13 nei lati verticali), rilevata a m. 0.35/0.15. Lo spessore della lastra è diverso nei due lati: a sinistra, nella linea inferiore, misura m. 0.34; 0.40 in alto e 0.56 nella zona mediana; a destra decresce dalla base (cm. 59) alla sommità (cm. 32).
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Lo spartito inferiore della stele, leggermente trapezoidale (m. 1.02 – 1.05 – alt. m. 0.98) presenta una cornice che corre sul profilo di tre lati (largh. m. 0.16/0.18, la linea superiore; da m. 0.18 a m. 0.13 nei lati verticali), rilevata a m. 0.35/0.15. Lo spessore della lastra è diverso nei due lati: a sinistra, nella linea inferiore, misura m. 0.34; 0.40 in alto e 0.56 nella zona mediana; a destra decresce dalla base (cm. 59) alla sommità (cm. 32).
La statua menhir è stata rinvenuta a Laconi, località Carradore ed è custodita nel “Menhir Museum” locale. La parte superiore viene identificata con un viso stilizzato (naso e sopracciglia), la parte centrale con il ‘capovolto’ e la parte inferiore col pugnale. Esempio maestro di arte simbolica.
Lo spartito inferiore della stele, leggermente trapezoidale (m. 1.02 – 1.05 – alt. m. 0.98) presenta una cornice che corre sul profilo di tre lati (largh. m. 0.16/0.18, la linea superiore; da m. 0.18 a m. 0.13 nei lati verticali), rilevata a m. 0.35/0.15. Lo spessore della lastra è diverso nei due lati: a sinistra, nella linea inferiore, misura m. 0.34; 0.40 in alto e 0.56 nella zona mediana; a destra decresce dalla base (cm. 59) alla sommità (cm. 32).
Lo spartito inferiore della stele, leggermente trapezoidale (m. 1.02 – 1.05 – alt. m. 0.98) presenta una cornice che corre sul profilo di tre lati (largh. m. 0.16/0.18, la linea superiore; da m. 0.18 a m. 0.13 nei lati verticali), rilevata a m. 0.35/0.15. Lo spessore della lastra è diverso nei due lati: a sinistra, nella linea inferiore, misura m. 0.34; 0.40 in alto e 0.56 nella zona mediana; a destra decresce dalla base (cm. 59) alla sommità (cm. 32).
Lo spartito inferiore della stele, leggermente trapezoidale (m. 1.02 – 1.05 – alt. m. 0.98) presenta una cornice che corre sul profilo di tre lati (largh. m. 0.16/0.18, la linea superiore; da m. 0.18 a m. 0.13 nei lati verticali), rilevata a m. 0.35/0.15. Lo spessore della lastra è diverso nei due lati: a sinistra, nella linea inferiore, misura m. 0.34; 0.40 in alto e 0.56 nella zona mediana; a destra decresce dalla base (cm. 59) alla sommità (cm. 32).
Quasi invisibile, quando vi si arriva da nord per contemplarlo.
Ricoperto da un manto più verde del verde, che fagocitando distrugge e al contempo protegge.
Una torre centrale dalle fattezze arcaiche di basalto, alla quale si avvinghia, frontalmente a sud-est, un bastione dilobato. Un corridoio fende quest’ultimo e conduce all’oscurità del mastio, anticipato a sinistra da un vano scala, in parte ostruito, dal cui soffitto, e dalle cui pareti ondeggianti, lunghe radici tessono lo spazio.
Dall’alto appare nel suo complesso sinuoso, e ricorda vagamente la forma di una dea madre stilizzata, vestita di tutto il suo splendore.
Quasi invisibile, quando vi si arriva da nord per contemplarlo.
Ricoperto da un manto più verde del verde, che fagocitando distrugge e al contempo protegge.
Una torre centrale dalle fattezze arcaiche di basalto, alla quale si avvinghia, frontalmente a sud-est, un bastione dilobato. Un corridoio fende quest’ultimo e conduce all’oscurità del mastio, anticipato a sinistra da un vano scala, in parte ostruito, dal cui soffitto, e dalle cui pareti ondeggianti, lunghe radici tessono lo spazio.
Dall’alto appare nel suo complesso sinuoso, e ricorda vagamente la forma di una dea madre stilizzata, vestita di tutto il suo splendore.
Quasi invisibile, quando vi si arriva da nord per contemplarlo.
Ricoperto da un manto più verde del verde, che fagocitando distrugge e al contempo protegge.
Una torre centrale dalle fattezze arcaiche di basalto, alla quale si avvinghia, frontalmente a sud-est, un bastione dilobato. Un corridoio fende quest’ultimo e conduce all’oscurità del mastio, anticipato a sinistra da un vano scala, in parte ostruito, dal cui soffitto, e dalle cui pareti ondeggianti, lunghe radici tessono lo spazio.
Dall’alto appare nel suo complesso sinuoso, e ricorda vagamente la forma di una dea madre stilizzata, vestita di tutto il suo splendore.