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Irgoli struttura nuragica di Janna ‘e Pruna 7

L’edificio sacro principale è arti­colato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamen­te di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fa­si di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata.

Irgoli struttura nuragica di Janna ‘e Pruna 3

L’edificio sacro principale è arti­colato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamen­te di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fa­si di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata. I reperti di cultura materiale restituiti dal tempio (materiale ceramico d’impa­sto e frammenti di oggetti in bronzo) permettono di datare la struttura tra l’età del Bronzo Finale e gli inizi della prima età del Ferro (XII-1X sec. a.C.).

Irgoli santuario nuragico Janna ‘e Pruna 6

L’edificio sacro principale è arti­colato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamen­te di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fa­si di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata. I reperti di cultura materiale restituiti dal tempio (materiale ceramico d’impa­sto e frammenti di oggetti in bronzo) permettono di datare la struttura tra l’età del Bronzo Finale e gli inizi della prima età del Ferro (XII-1X sec. a.C.).

Irgoli santuario nuragico Janna ‘e Pruna 2

L’edificio sacro principale è arti­colato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamen­te di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fa­si di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata. I reperti di cultura materiale restituiti dal tempio (materiale ceramico d’impa­sto e frammenti di oggetti in bronzo) permettono di datare la struttura tra l’età del Bronzo Finale e gli inizi della prima età del Ferro (XII-1X sec. a.C.).

Irgoli complesso nuragico Janna e Pruna da Marco Cocco

L’edificio sacro principale è arti­colato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamen­te di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fa­si di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata. I reperti di cultura materiale restituiti dal tempio (materiale ceramico d’impa­sto e frammenti di oggetti in bronzo) permettono di datare la struttura tra l’età del Bronzo Finale e gli inizi della prima età del Ferro (XII-1X sec. a.C.).

Comune: IRGOLI
Prov: Nuoro
Autore: Marco Cocco
Codice Geo: NUR12446
> Scheda Geoportale
Irgoli complesso nuragico Janna e Pruna da Marco Cocco 13

L’edificio sacro principale è arti­colato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamen­te di un bancone, oggi solo in parte conservato) probabilmente protetto in antico da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fa­si di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata. I reperti di cultura materiale restituiti dal tempio (materiale ceramico d’impa­sto e frammenti di oggetti in bronzo) permettono di datare la struttura tra l’età del Bronzo Finale e gli inizi della prima età del Ferro (XII-1X sec. a.C.).

Comune:
Prov:
Autore:
Codice Geo: NUR12446
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Tomba di giganti Su Itichinzu

Si trova in località Zorrosca nei pressi di Capo Comino. Ci si può giungere percorrendo la strada che porta da Capo Comino a Irgoli e il nome potrebbe significare vigneto. Si trova su una collina di minore altezza rispetto alle colline circostanti, in mezzo ad una grossa macchia di lentischio. La struttura è stata costruita in granito rosa ed è stata scavata solo per metà nel 1994. SU ITICHINZU rappresenta un tipo particolare di tomba dei giganti, non presenta né un’esedra né una stele, ma una fronte costruita perfettamente in muratura rettangolare con un ingresso architravato chiamato portello che immette nel corridoio costituito anch’esso da una muratura di pietra. Questo corridoio è diviso in due parti: una cella e una anticella. La tomba di misure modeste sembra per tanto databile ad una fase finale della civiltà nuragica e quindi ad un momento tardo dell’inizio del primo millennio a.C. . Questa datazione è confermata dal ritrovamento di un raffinato vaso con piede ad anello rinvenuto davanti all’ingresso della tomba: un’urnetta funeraria, cioè una ciotolina con il coperchio in ceramica contenenti alcune ceneri.
G.S.

Tomba di giganti Su Itichinzu

Si trova in località Zorrosca nei pressi di Capo Comino. Ci si può giungere percorrendo la strada che porta da Capo Comino a Irgoli e il nome potrebbe significare vigneto. Si trova su una collina di minore altezza rispetto alle colline circostanti, in mezzo ad una grossa macchia di lentischio. La struttura è stata costruita in granito rosa ed è stata scavata solo per metà nel 1994. SU ITICHINZU rappresenta un tipo particolare di tomba dei giganti, non presenta né un’esedra né una stele, ma una fronte costruita perfettamente in muratura rettangolare con un ingresso architravato chiamato portello che immette nel corridoio costituito anch’esso da una muratura di pietra. Questo corridoio è diviso in due parti: una cella e una anticella. La tomba di misure modeste sembra per tanto databile ad una fase finale della civiltà nuragica e quindi ad un momento tardo dell’inizio del primo millennio a.C. . Questa datazione è confermata dal ritrovamento di un raffinato vaso con piede ad anello rinvenuto davanti all’ingresso della tomba: un’urnetta funeraria, cioè una ciotolina con il coperchio in ceramica contenenti alcune ceneri.
G.S.

Tomba di giganti Su Itichinzu

Si trova in località Zorrosca nei pressi di Capo Comino. Ci si può giungere percorrendo la strada che porta da Capo Comino a Irgoli e il nome potrebbe significare vigneto. Si trova su una collina di minore altezza rispetto alle colline circostanti, in mezzo ad una grossa macchia di lentischio. La struttura è stata costruita in granito rosa ed è stata scavata solo per metà nel 1994. SU ITICHINZU rappresenta un tipo particolare di tomba dei giganti, non presenta né un’esedra né una stele, ma una fronte costruita perfettamente in muratura rettangolare con un ingresso architravato chiamato portello che immette nel corridoio costituito anch’esso da una muratura di pietra. Questo corridoio è diviso in due parti: una cella e una anticella. La tomba di misure modeste sembra per tanto databile ad una fase finale della civiltà nuragica e quindi ad un momento tardo dell’inizio del primo millennio a.C. . Questa datazione è confermata dal ritrovamento di un raffinato vaso con piede ad anello rinvenuto davanti all’ingresso della tomba: un’urnetta funeraria, cioè una ciotolina con il coperchio in ceramica contenenti alcune ceneri.
G.S.

Tomba di giganti Su Itichinzu

Si trova in località Zorrosca nei pressi di Capo Comino. Ci si può giungere percorrendo la strada che porta da Capo Comino a Irgoli e il nome potrebbe significare vigneto. Si trova su una collina di minore altezza rispetto alle colline circostanti, in mezzo ad una grossa macchia di lentischio. La struttura è stata costruita in granito rosa ed è stata scavata solo per metà nel 1994. SU ITICHINZU rappresenta un tipo particolare di tomba dei giganti, non presenta né un’esedra né una stele, ma una fronte costruita perfettamente in muratura rettangolare con un ingresso architravato chiamato portello che immette nel corridoio costituito anch’esso da una muratura di pietra. Questo corridoio è diviso in due parti: una cella e una anticella. La tomba di misure modeste sembra per tanto databile ad una fase finale della civiltà nuragica e quindi ad un momento tardo dell’inizio del primo millennio a.C. . Questa datazione è confermata dal ritrovamento di un raffinato vaso con piede ad anello rinvenuto davanti all’ingresso della tomba: un’urnetta funeraria, cioè una ciotolina con il coperchio in ceramica contenenti alcune ceneri.
G.S.