Si tratta di una segnalazione di una appassionata, fatta verificare a un archeologo. Sembra trattarsi di una tomba dei giganti o corridoio dolmeico sino ad oggi ignoto
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Si tratta di una segnalazione di una appassionata, fatta verificare a un archeologo. Sembra trattarsi di una tomba dei giganti o corridoio dolmeico sino ad oggi ignoto
Si tratta di una segnalazione di una appassionata, fatta verificare a un archeologo. Sembra trattarsi di una tomba dei giganti o corridoio dolmeico sino ad oggi ignoto
Si tratta di una segnalazione di una appassionata, fatta verificare a un archeologo. Sembra trattarsi di una tomba dei giganti o corridoio dolmeico sino ad oggi ignoto
Si tratta di una segnalazione di una appassionata, fatta verificare a un archeologo. Sembra trattarsi di una tomba dei giganti o corridoio dolmeico sino ad oggi ignoto
Si tratta di una segnalazione di una appassionata, fatta verificare a un archeologo. Sembra trattarsi di una tomba dei giganti o corridoio dolmeico sino ad oggi ignoto
Si tratta di una segnalazione di una appassionata, fatta verificare a un archeologo. Sembra trattarsi di una tomba dei giganti o corridoio dolmeico sino ad oggi ignoto
Il sito, risalente alla tarda età del bronzo (1300-1000 a.C.), è un nuraghe di tipo complesso costituito da una torre centrale alla quale vennero successivamente addossate altre otto torri fino a formare un bastione. Il bastione è circondato da una muraglia megalitica dotata di cinque torri munite di feritoie. Per la sua costruzione vennero utilizzati principalmente massi in granito, materiale reperibile sul posto.
La tomba, in granito locale, venne edificata in tre fasi:
la prima durante il calcolitico (cultura di Monte Claro) quando si costruì l’originario dolmen a corridoio di circa 10 m di lunghezza
la seconda fase durante il bronzo antico, con la riutilizzazione da parte delle genti della cultura di Bonnanaro
la terza fase, di ristrutturazione e a cui si deve l’innalzamento delle stele e l’aggiunta dell’esedra, durante il bronzo medio, in piena epoca nuragica
La tomba, in granito locale, venne edificata in tre fasi:
la prima durante il calcolitico (cultura di Monte Claro) quando si costruì l’originario dolmen a corridoio di circa 10 m di lunghezza
la seconda fase durante il bronzo antico, con la riutilizzazione da parte delle genti della cultura di Bonnanaro
la terza fase, di ristrutturazione e a cui si deve l’innalzamento delle stele e l’aggiunta dell’esedra, durante il bronzo medio, in piena epoca nuragica
Il nuraghe si trova all’interno dell’Aeroporto Militare di Fertilia, in un’area lambita da una delle strade interne di collegamento. L’attività di costruzione delle strutture militari e dei successivi sottoservizi posti nelle immediate vicinanze, devono aver cancellato ogni possibile indizio in superficie della frequentazione del sito in epoca storica, al punto che non è stato possibile individuare alcuna dispersione di materiale fittile relativo alle fasi di utilizzo del nuraghe.
Il nuraghe si trova all’interno dell’Aeroporto Militare di Fertilia, in un’area lambita da una delle strade interne di collegamento. L’attività di costruzione delle strutture militari e dei successivi sottoservizi posti nelle immediate vicinanze, devono aver cancellato ogni possibile indizio in superficie della frequentazione del sito in epoca storica, al punto che non è stato possibile individuare alcuna dispersione di materiale fittile relativo alle fasi di utilizzo del nuraghe.