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Nuraghe Voes

Il nuraghe, di tipo complesso, è costituito da una torre centrale attorno alla quale è stato edificato un bastione trilobato che racchiude un cortile di disimpegno.
Le torri sono ad andamento curvilineo come nel nuraghe Santu Antine di Torralba.

Comune: NULE
Prov: Sassari
Autore: Bruno Sini
Codice Geo: NUR5770
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Nuraghe Voes

Il nuraghe, di tipo complesso, è costituito da una torre centrale attorno alla quale è stato edificato un bastione trilobato che racchiude un cortile di disimpegno.
Le torri sono ad andamento curvilineo come nel nuraghe Santu Antine di Torralba.

Comune: NULE
Prov: Sassari
Autore: Bruno Sini
Codice Geo: NUR5770
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Nuraghe Voes

Il nuraghe, di tipo complesso, è costituito da una torre centrale attorno alla quale è stato edificato un bastione trilobato che racchiude un cortile di disimpegno.
Le torri sono ad andamento curvilineo come nel nuraghe Santu Antine di Torralba.

Comune: NULE
Prov: Sassari
Autore: Bruno Sini
Codice Geo: NUR5770
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Domus de Janas Su Crastu de Sant’Eliseu

La pietra di Sant Eliseo è un grosso masso erratico che si trova sulle pendici inferiori del Monte Santu, nel territorio di Mores. Utilizzato in vari periodi, fu dapprima una Tomba Preistorica del Neolitico, poi riadattata dai romani ed infine divenne una Chiesa bizantina dedicata a Sant Eliseo. La domus presenta un piano terra ed un primo piano, che ricordano le case delle fate, (in sardo, appunto, Domus De Janas). Oltre all’ eleganza e all’amenità propria, la Domus è circondata da un panorama incantevole che fa sì che il monumento sia avvolto da un fascino che ci trascina nella notte dei tempi.

Comune: MORES
Prov: Sassari
Autore: Bruno SIni
Codice Geo: NUR7582
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Complesso archeologico di Pranu Mutteddu

Esteso 200 mila metri quadri e immerso in lussureggianti querce da sughero e macchia mediterranea delle colline del Gerrei, è uno dei più suggestivi e importanti siti archeologici della Sardegna interna. A pochi chilometri dall’abitato di Goni, lungo la provinciale per Cagliari (ad appena mezz’ora dal capoluogo), ammirerai il parco di Pranu Muttedu, un’estesa piattaforma arenacea e scistosa dove sorge un vasto complesso monumentale prenuragico, ‘diviso’ in più agglomerati. A nord, in località su Crancu, c’è l’agglomerato di capanne di riferimento della necropoli. A sud del villaggio, si trovano i sepolcreti di Pranu Muttedu e di Nuraxeddu, eccezionalmente attorniati da folti gruppi di menhir, in coppie, in allineamento o all’interno delle stesse tombe, e da costruzioni rotonde di probabile carattere sacrale. Ancora più a sud sorge scavata in roccione, la necropoli a domus de Janas di Genna Accas con tre circoli tombali. Altre strutture affiorano in zona: particolarmente interessanti i resti del dolmen ad allée couverte di Baccoi. L’eccezionalità del sito deriva anche dalla più alta concentrazione di menhir che si conosca in Sardegna: circa 60, distribuiti variamente, in coppia, in allineamenti, in piccoli gruppi, talora nelle stesse architetture tombali. Sono del tipo ‘protoantropomorfo’, a forma ogivale e superficie anteriore piana.

I sepolcri sono costituiti da due o tre anelli concentrici di pietre, talvolta con paramento gradonato per sostenere il tumulo. Al centro, la camera funeraria, alla quale accederai tramite un corridoio formato da lastroni ortostatici, coperti a piattabanda. Le celle interne sono circolari o allungate, in base a quante sepolture ospitassero. Le coperture erano tabulari o a pseudovolta. La grandiosa tomba II presenta ingresso, anticella e cella funeraria scavati in due distinti blocchi rocciosi accuratamente adagiati e predisposti: per fine lavorazione e disegno architettonico richiamano le sepolture a domus de Janas. Gli scavi hanno restituito vasetti miniaturistici, punte di freccia in ossidiana e vari altri oggetti, tra cui un pugnaletto in selce e un’accettina in pietra bianca. Dai manufatti si fa risalire il complesso al Neolitico recente (3200-2800 a.C) con ‘inserimenti’ tardivi sino al 2600 a.C.

Comune: GONI
Prov: Cagliari
Autore: Bruno Sini
Codice Geo: NUR6817
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Pozzo Sacro di Milis

Costruito dai sardonuragici il pozzo ha un’età presumibile di 2700 anni, è stato scoperto nel 1883 durante lo sbancamento per la posa dei binari da parte delle ferrovie dello stato, si presume che siano andati perduti dei preziosi reperti, dei 40 gradini in origine se ne contano 22, sono stati trovati vari reperti quali anelli e monete tutti conservati presso il museo archeologico di Cagliari.

Nuraghe Oes visto dal nuraghe Santu Antine

Il nuraghe si compone di un edificio principale con mastio a tre piani con addossato un bastione bilobato disposto su due livelli a racchiudere un cortile e due torri secondarie. Circondato da un antemurale provvisto di torri e da un”area sacra .
La sua torre è quella dal diametro maggiore fra i nuraghi conosciuti

Comune: GIAVE
Prov: Sassari
Autore: Bruno Sini
Codice Geo: NUR5800
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Sa Perda Pintà

La stele di Boeli, detta anche Sa Perda Pintà, è una grossa statua-menhir di granito (alt. m 2,67), si tratta di motivi formati da un minimo di due ad un massimo di sette cerchi concentrici ottenuti con incisioni che si sviluppano attorno ad una coppella centrale

Comune: MAMOIADA
Prov: Nuoro
Autore: Bruno SIni
Codice Geo: NUR6798
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Domus de Janas di Orgurù

Piccola domus de Janas a circa un centinaio di metri dal Nuraghe Orgurù. Nell”area ne sono state censite 9. Questa piccola domus si trova scavata all”interno di un masso naturale, non visibile immediatamente in quanto la visuale è inizialmente coperta da altre rocce.

Comune: MAMOIADA
Prov: Nuoro
Autore: Bruno SIni
Codice Geo: NUR9114
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