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Fonte nuragica di Puntanarcu

Ha una caratteristica mai descritta prima: è costruita a “tutto tondo”: l’acqua si raccoglie in un corpo retrostante absidato: ” Il corpo di fabbrica, realizzato in opera isodoma con l’impiego di conci in pietra basaltica e trachitica, si conserva per una cospicua porzione di base che ne restituisce l’impianto planimetrico oblungo, articolato in un avancorpo rettilineo d’ingresso e in un corpo retrostante absidato, contenente la cella di raccolta dell’acqua sorgiva.

Fonte nuragica di Puntanarcu

Ha una caratteristica mai descritta prima: è costruita a “tutto tondo”: l’acqua si raccoglie in un corpo retrostante absidato: ” Il corpo di fabbrica, realizzato in opera isodoma con l’impiego di conci in pietra basaltica e trachitica, si conserva per una cospicua porzione di base che ne restituisce l’impianto planimetrico oblungo, articolato in un avancorpo rettilineo d’ingresso e in un corpo retrostante absidato, contenente la cella di raccolta dell’acqua sorgiva.

Fonte nuragica di Puntanarcu

Ha una caratteristica mai descritta prima: è costruita a “tutto tondo”: l’acqua si raccoglie in un corpo retrostante absidato: ” Il corpo di fabbrica, realizzato in opera isodoma con l’impiego di conci in pietra basaltica e trachitica, si conserva per una cospicua porzione di base che ne restituisce l’impianto planimetrico oblungo, articolato in un avancorpo rettilineo d’ingresso e in un corpo retrostante absidato, contenente la cella di raccolta dell’acqua sorgiva.

Fonte nuragica di Puntanarcu

Ha una caratteristica mai descritta prima: è costruita a “tutto tondo”: l’acqua si raccoglie in un corpo retrostante absidato: ” Il corpo di fabbrica, realizzato in opera isodoma con l’impiego di conci in pietra basaltica e trachitica, si conserva per una cospicua porzione di base che ne restituisce l’impianto planimetrico oblungo, articolato in un avancorpo rettilineo d’ingresso e in un corpo retrostante absidato, contenente la cella di raccolta dell’acqua sorgiva.

Tomba di giganti de Li Lolghi

La tomba venne costruita in più fasi. La prima è databile alla prima età del bronzo, durante il periodo in cui in Sardegna era diffusa la cultura di Bonnanaro (1800 a.C. circa). All’epoca la tomba doveva apparire come un dolmen a cista, ricoperto da un tumulo. In epoca nuragica il sito venne riadattato in tomba dei giganti con l’ampliamento della camera funeraria e la realizzazione dell’esedra, composta da 14 lastre tra cui spicca la stele centrale, dotata di ingresso alta quasi 4 metri.

Fonte sacra Sa Niera

Fonte Sa Nièra, sita anch’essa sul colle Sa Nièra, ma più in basso, lungo il pendio, in direzione Nord-Ovest. Quando l’abbiamo trovata versava in pessime condizioni, nonostante vi abbiano edificato attorno una struttura in blocchetti per proteggerla. (Enrico Cicilloni)

Fonte sacra Sa Niera

Fonte Sa Nièra, sita anch’essa sul colle Sa Nièra, ma più in basso, lungo il pendio, in direzione Nord-Ovest. Quando l’abbiamo trovata versava in pessime condizioni, nonostante vi abbiano edificato attorno una struttura in blocchetti per proteggerla. (Enrico Cicilloni)

Fonte sacra Sa Niera

Fonte Sa Nièra, sita anch’essa sul colle Sa Nièra, ma più in basso, lungo il pendio, in direzione Nord-Ovest. Quando l’abbiamo trovata versava in pessime condizioni, nonostante vi abbiano edificato attorno una struttura in blocchetti per proteggerla. (Enrico Cicilloni)

Fonte sacra Sa Niera

Fonte Sa Nièra, sita anch’essa sul colle Sa Nièra, ma più in basso, lungo il pendio, in direzione Nord-Ovest. Quando l’abbiamo trovata versava in pessime condizioni, nonostante vi abbiano edificato attorno una struttura in blocchetti per proteggerla. (Enrico Cicilloni)

Fonte sacra Sa Niera

Fonte Sa Nièra, sita anch’essa sul colle Sa Nièra, ma più in basso, lungo il pendio, in direzione Nord-Ovest. Quando l’abbiamo trovata versava in pessime condizioni, nonostante vi abbiano edificato attorno una struttura in blocchetti per proteggerla. (Enrico Cicilloni)

Fonte sacra Sa Niera

Fonte Sa Nièra, sita anch’essa sul colle Sa Nièra, ma più in basso, lungo il pendio, in direzione Nord-Ovest. Quando l’abbiamo trovata versava in pessime condizioni, nonostante vi abbiano edificato attorno una struttura in blocchetti per proteggerla. (Enrico Cicilloni)