Il monumento, una piccola fonte cultuale di età nuragica, è costituito da un atrio e da una celletta ove si raccoglie la vena sorgiva.
L’atrio, lastricato, di pianta rettangolare (m 5,15 x 1,80), presenta sedili alle pareti (alt. m 0,30; largh. m 0,40) e una nicchietta. La muratura (alt. m 2; largh. m 3) è costituita da regolari filari di conci di basalto squadrati con cura.
Dall’atrio, attraverso un ingresso a luce trapezoidale (largh. m 0,65; alt. m 0,64) ricavato in un lastrone monolitico si accede alla celletta.
Il piccolo vano (diam. m 0,97; alt. m 1,60), costruito con blocchi di basalto lavorati sommariamente ma connessi con cura, presenta copertura a “tholos” chiusa da un grosso lastrone orizzontale.
In età cristiana sulla faccia inferiore della lastra di chiusura venne incisa una croce latina.
L’acqua defluisce attraverso una canaletta – incisa nella soglia dell’ingresso alla fonte – verso un condotto di scolo realizzato al di sotto della pavimentazione dell’atrio stesso.
La frequentazione del sito è proseguita fino alla tarda antichità, come dimostrano le monete del IV sec. d.C. rinvenute ai tempi del Taramelli durante la pulizia del vestibolo. (Sardegna Cultura)
#immagini: 196
La Tomba dei Giganti di Morette, o Monte Cujaru, regione omonima dove è situata. Purtroppo è visibile la parte inferiore di una probabile stele centinata bilitica. Nonostante sia interrata, è quasi visibile l’intera pianta della tomba.
Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Queste domus, ubicate a monte della tenuta Mariani e in precario stato di conservazione, presentano al loro interno petroglifi, rappresentazioni pittoriche e scultoree. Sono in particolare rappresentati il tetto a doppio spiovente, il focolare circolare, la spirale ricorrente e il motivo corniforme. In attesa di definirne i necessari interventi di conservazione e restauro attualmente l’accesso all’ipogeo non è consentito.
Queste domus, ubicate a monte della tenuta Mariani e in precario stato di conservazione, presentano al loro interno petroglifi, rappresentazioni pittoriche e scultoree. Sono in particolare rappresentati il tetto a doppio spiovente, il focolare circolare, la spirale ricorrente e il motivo corniforme. In attesa di definirne i necessari interventi di conservazione e restauro attualmente l’accesso all’ipogeo non è consentito.
Le domus de janas che compongono questa necropoli, una delle più estese ed importanti della Sardegna, sono scavate sulla parete verticale e sul pianoro di un affioramento trachitico – alto circa 10 m e orientato a S – e consistono in una ventina di sepolture disposte per lo più ad una certa altezza rispetto al livello di campagna.
Gruppo di sette e più Domus de Janas poste sul passo, verso L”azienda Mariani, da cui si domina la piana di Santa Lucia e la sottostante necropoli di Sant”Andrea Priu e la valle dei nuraghi di Torralba. La tomba sette, della doppia spirale in ocra rossa, è stata restaurata di recente
Gruppo di sette e più Domus de Janas poste sul passo, verso L”azienda Mariani, da cui si domina la piana di Santa Lucia e la sottostante necropoli di Sant”Andrea Priu e la valle dei nuraghi di Torralba. La tomba sette, della doppia spirale in ocra rossa, è stata restaurata di recente
Gruppo di sette e più Domus de Janas poste sul passo, verso L”azienda Mariani, da cui si domina la piana di Santa Lucia e la sottostante necropoli di Sant”Andrea Priu e la valle dei nuraghi di Torralba. La tomba sette, della doppia spirale in ocra rossa, è stata restaurata di recente
Gruppo di sette e più Domus de Janas poste sul passo, verso L”azienda Mariani, da cui si domina la piana di Santa Lucia e la sottostante necropoli di Sant”Andrea Priu e la valle dei nuraghi di Torralba. La tomba sette, della doppia spirale in ocra rossa, è stata restaurata di recente
Gruppo di sette e più Domus de Janas poste sul passo, verso L”azienda Mariani, da cui si domina la piana di Santa Lucia e la sottostante necropoli di Sant”Andrea Priu e la valle dei nuraghi di Torralba. La tomba sette, della doppia spirale in ocra rossa, è stata restaurata di recente
Gruppo di sette e più Domus de Janas poste sul passo, verso L”azienda Mariani, da cui si domina la piana di Santa Lucia e la sottostante necropoli di Sant”Andrea Priu e la valle dei nuraghi di Torralba. La tomba sette, della doppia spirale in ocra rossa, è stata restaurata di recente