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Nuraghe Monte Crastu

Alla fase Abealzu sono attribuiti i pochi materiali conosciuti provenienti dal riparo A1 di Monti Crastu, utilizzato come sepoltura e violato da scavi clandestini. Le dimensioni e la posizione dei protonuraghi di Monti Crastu e Monti Mannu inducono a credere che questi potessero essere i centri più importanti di cantoni o subcantoni protonuragici del Campidano, o almeno che, insieme agli altri protonuraghi complessi, potessero controllarne una grossa parte.

Nuraghe Monte Crastu

Alla fase Abealzu sono attribuiti i pochi materiali conosciuti provenienti dal riparo A1 di Monti Crastu, utilizzato come sepoltura e violato da scavi clandestini. Le dimensioni e la posizione dei protonuraghi di Monti Crastu e Monti Mannu inducono a credere che questi potessero essere i centri più importanti di cantoni o subcantoni protonuragici del Campidano, o almeno che, insieme agli altri protonuraghi complessi, potessero controllarne una grossa parte.

Nuraghe Monti Atziaddei

I protonuraghi di Serrenti per la maggior parte sono di piccole dimensioni e, per quanto osservabile, a pianta ellittica o irregolare. Sembrano di maggiori dimensioni quelli di Monti Mannu, Monti Atziaddei, Monti Crastu e Sa Corona, gli ultimi due forse ingranditi o ristrutturati tra BR e BFI. Attorno a questo protonuraghe vi sono tracce di un piccolo villaggio.

Funtana Gureu

Il territorio, oggi quasi del tutto privo di vegetazione, doveva essere più verde e ricco d’acqua al tempo dei nuraghi: le sorgenti, oggi trascurate, fino a trent’anni fa erano pulite e ben tenute. Già in quei tempi è da credere che attorno a molte di esse venissero edificate piccole strutture circolari, fatte con grossi blocchi e coperte da piccole volte con un’apertura per l’acqua, per mantenerle pulite, come possiamo osservare nei resti di Funtana Gureu. (Daniele Carta -ArcheoArte)

Nuraghe Perdu Ghiani

Si trova sul lato sinistro della strada comunale Samatzai- Serrenti nella omonima località, su un leggero rialzo del pianoro. Si tratta di un monotorre dal diametro esterno di m.10 con uno spessore murario di circa 2 m. Conserva quasi integralmente, per tutta la circonferenza, il filare di base costituito da grossi blocchi di calcare ricavati dalla zona circostante ricca di tali affioramenti.