Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
#immagini: 5066
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Si tratta di un nuraghe quadrilobato distrutto per la realizzazione sullo stesso sito della base della Marina Militare. Ne fecero menzione nell’ottocento il Lamarmora e il Cugia. Il Lamarmora rilevo il nuraghe e ne fece delle monografie in cui sono evidenti anche i setti dell’acquedotto romano, passante esattamente sul nuraghe. Attorno erano presenti almeno due pozzi nuragici. (ANNALISA UCCHEDDU, tesi di laurea)
Un possente apparato murario (16,25×10,35 m; 168 m2 ) a doppio paramento (4-2,2 m di spessore) defnisce uno spazio interno aperto a cui si accede attraverso un corridoio coperto da lastre (fig. 1.2). Il particolare della scala che conduce alla sommità del muro costituisce un elemento di forte analogia con Monte Baranta
Un possente apparato murario (16,25×10,35 m; 168 m2 ) a doppio paramento (4-2,2 m di spessore) defnisce uno spazio interno aperto a cui si accede attraverso un corridoio coperto da lastre (fig. 1.2). Il particolare della scala che conduce alla sommità del muro costituisce un elemento di forte analogia con Monte Baranta
Un possente apparato murario (16,25×10,35 m; 168 m2 ) a doppio paramento (4-2,2 m di spessore) defnisce uno spazio interno aperto a cui si accede attraverso un corridoio coperto da lastre (fig. 1.2). Il particolare della scala che conduce alla sommità del muro costituisce un elemento di forte analogia con Monte Baranta
Un possente apparato murario (16,25×10,35 m; 168 m2 ) a doppio paramento (4-2,2 m di spessore) defnisce uno spazio interno aperto a cui si accede attraverso un corridoio coperto da lastre (fig. 1.2). Il particolare della scala che conduce alla sommità del muro costituisce un elemento di forte analogia con Monte Baranta
Un possente apparato murario (16,25×10,35 m; 168 m2 ) a doppio paramento (4-2,2 m di spessore) defnisce uno spazio interno aperto a cui si accede attraverso un corridoio coperto da lastre (fig. 1.2). Il particolare della scala che conduce alla sommità del muro costituisce un elemento di forte analogia con Monte Baranta