In età nuragica, nel Bronzo finale venne edificato un piccolo tempio a pozzo dedicato al culto delle acque. L’edificio ripropone lo schema planimetrico che caratterizza questo tipo di monumento nel resto dell’isola, articolandosi quindi in vestibolo, vano scala e cella ipogeica. La cella circolare, coperta in origine a tholos, e il vano scala, che residua con sei gradini, presentano paramenti murari costruiti con conci isodomi di arenaria perfettamente combacianti tra loro. (areamarinasinis.it)
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Nuraghe a tancato con un mastio e una torre aggiunta di fronte. Il nuraghe si trova vicino alla necropoli dove sono rinvenute le grandi statue di Monti Prama.
Nuraghe a tancato con un mastio e una torre aggiunta di fronte. Il nuraghe si trova vicino alla necropoli dove sono rinvenute le grandi statue di Monti Prama.
Nuraghe complesso con mastio e due torri laterali, collegate da mura rettilinee, con in mezzo il cortile come ambiente di raccordo. Nelle immediate vicinanze si possono osservare i resti di una cava di pietra dell”età del bronzo. (Sito areamarinasinis)
Nuraghe complesso con mastio e due torri laterali, collegate da mura rettilinee, con in mezzo il cortile come ambiente di raccordo. Nelle immediate vicinanze si possono osservare i resti di una cava di pietra dell”età del bronzo. (Sito areamarinasinis)
Nuraghe complesso con mastio e due torri laterali, collegate da mura rettilinee, con in mezzo il cortile come ambiente di raccordo. Nelle immediate vicinanze si possono osservare i resti di una cava di pietra dell”età del bronzo. (Sito areamarinasinis)
Nella mappa illustrativa di Tharros e nel sito archeologico è contraddistinto col numero 15. Il tophet venne impiantato dai fenici e quindi dai punici dove erano già preesistenti le strutture nuragiche.
Nella mappa illustrativa di Tharros e nel sito archeologico è contraddistinto col numero 15. Il tophet venne impiantato dai fenici e quindi dai punici dove erano già preesistenti le strutture nuragiche.
In quest’area erano posizionate le statue dei “giganti”. “Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)
In quest’area erano posizionate le statue dei “giganti”. “Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)
In quest’area erano posizionate le statue dei “giganti”. “Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)
In quest’area erano posizionate le statue dei “giganti”. “Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)