Il Nuraghe Piscu, situato all’interno del parco archeologico di proprietà comunale dal 1982, costeggia la S.S. 128 in direzione Mandas. Piscu è il monumento maggiormente rappresentativo della civiltà nuragica della Trexenta
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Il Nuraghe Piscu, situato all’interno del parco archeologico di proprietà comunale dal 1982, costeggia la S.S. 128 in direzione Mandas. Piscu è il monumento maggiormente rappresentativo della civiltà nuragica della Trexenta
E’ di forma ellittica, si estende per una lunghezza di circa 30 metri, ha un diametro di circa 22 metri e si conserva per un’altezza di circa 4 metri. Venne realizzato mediante l’utilizzo di poderosi blocchi di roccia vulcanica locale del peso medio di 4 tonnellate tra gli interstizi dei quali si trovano pietre più piccole per il rincalzo. Nel settore nord-ovest del bastione murario è possibile osservare un ingresso collegato a un corridoio interno che fungeva da vettore tra le due torri principali e che aveva in origine una copertura fatta di possenti lastroni collocati a piattabanda. Accanto al nuraghe sorgeva un villaggio di capanne.
Il nuraghe, costruito con blocchi disposti a filari con differenti forme e pezzature, è di tipo complesso con la particolarità della fusione della torre centrale, in origine singola, con sei edifici successivi, uniti tra loro da cortine murarie, che la circondano.
Il nuraghe, costruito con blocchi disposti a filari con differenti forme e pezzature, è di tipo complesso con la particolarità della fusione della torre centrale, in origine singola, con sei edifici successivi, uniti tra loro da cortine murarie, che la circondano.
Il nuraghe, costruito con blocchi disposti a filari con differenti forme e pezzature, è di tipo complesso con la particolarità della fusione della torre centrale, in origine singola, con sei edifici successivi, uniti tra loro da cortine murarie, che la circondano.
La necropoli è costituita da 14 domus de janas, considerate tra le più belle della Sardegna per la concezione architettonica. Dodici di esse sono aperte nella roccia in serie orizzontale, le altre due dirimpetto alle prime. I prospetti si impongono per la monumentalità e l’accuratezza della lavorazione:.in particolare quello della tomba 3, Un sistema di canalizzazione scavato nella roccia, tuttora visibile, preservava le sepolture dall’infiltrazione dell’acqua piovana. (Sardegna Cultura)
La necropoli è costituita da 14 domus de janas, considerate tra le più belle della Sardegna per la concezione architettonica. Dodici di esse sono aperte nella roccia in serie orizzontale, le altre due dirimpetto alle prime. I prospetti si impongono per la monumentalità e l’accuratezza della lavorazione:.in particolare quello della tomba 3, Un sistema di canalizzazione scavato nella roccia, tuttora visibile, preservava le sepolture dall’infiltrazione dell’acqua piovana. (Sardegna Cultura)
La necropoli è costituita da 14 domus de janas, considerate tra le più belle della Sardegna per la concezione architettonica. Dodici di esse sono aperte nella roccia in serie orizzontale, le altre due dirimpetto alle prime. I prospetti si impongono per la monumentalità e l’accuratezza della lavorazione:.in particolare quello della tomba 3, Un sistema di canalizzazione scavato nella roccia, tuttora visibile, preservava le sepolture dall’infiltrazione dell’acqua piovana. (Sardegna Cultura)
La necropoli è costituita da 14 domus de janas, considerate tra le più belle della Sardegna per la concezione architettonica. Dodici di esse sono aperte nella roccia in serie orizzontale, le altre due dirimpetto alle prime. I prospetti si impongono per la monumentalità e l’accuratezza della lavorazione:.in particolare quello della tomba 3, Un sistema di canalizzazione scavato nella roccia, tuttora visibile, preservava le sepolture dall’infiltrazione dell’acqua piovana. (Sardegna Cultura)
Nel territorio di Villa Sant’Antonio (Provincia di Oristano), paese ricco di testimonianze neolitiche, è presente l’allineamento di Carabassa. Si tratta di vari menhir scolpiti a martellina su trachite rosso-brunastra, di forma per lo più subogivale e faccia prospettica piana ben lavorata; sulla superficie frontale di alcuni di essi, si osservano numerose coppelle; alcuni sono ancora in piedi, con altezze tra i 2,00 e i 3,50 metri. Nei pressi degli stessi menhir è stata evidenziata una cava di estrazione, e sono presenti la necropoli a domus de janas di Brentoni, il villaggio prenuragico (Cultura di Ozieri) di Genna Sorti e l’analogo allineamento di menhir di Cardixeddu. (ArcheOOristano)
Nel territorio di Villa Sant’Antonio (Provincia di Oristano), paese ricco di testimonianze neolitiche, è presente l’allineamento di Carabassa. Si tratta di vari menhir scolpiti a martellina su trachite rosso-brunastra, di forma per lo più subogivale e faccia prospettica piana ben lavorata; sulla superficie frontale di alcuni di essi, si osservano numerose coppelle; alcuni sono ancora in piedi, con altezze tra i 2,00 e i 3,50 metri. Nei pressi degli stessi menhir è stata evidenziata una cava di estrazione, e sono presenti la necropoli a domus de janas di Brentoni, il villaggio prenuragico (Cultura di Ozieri) di Genna Sorti e l’analogo allineamento di menhir di Cardixeddu. (ArcheOOristano)