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Statue di Monte ‘e Prama

“Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)

Statue di Monte ‘e Prama

“Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)

Statue di Monte ‘e Prama

“Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)

Statue di Monte ‘e Prama

“Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)

Reperti della grotta santuario Pirosu o Su Benatzu

Nel 1968, a circa 150 metri dall’ingresso venne trovata la Sala del tesoro: centinaia di ciotole erano accatastate in tre grandi cumuli. Una colonna stalagmitica spezzata che fungeva da altare: qui erano collocati un tripode bronzeo, una navicella votiva, alcuni pugnali, bracciali e anelli. Accanto all’altare il focolare, dove vennero trovate ossa di animali, segni di sacrifici rituali. La datazione C14 è tra l’820 e il 730 a.C.

Reperti della grotta santuario Pirosu o Su Benatzu

Nel 1968, a circa 150 metri dall’ingresso venne trovata la Sala del tesoro: centinaia di ciotole erano accatastate in tre grandi cumuli. Una colonna stalagmitica spezzata che fungeva da altare: qui erano collocati un tripode bronzeo, una navicella votiva, alcuni pugnali, bracciali e anelli. Accanto all’altare il focolare, dove vennero trovate ossa di animali, segni di sacrifici rituali. La datazione C14 è tra l’820 e il 730 a.C.

Reperti della grotta santuario Pirosu o Su Benatzu

Nel 1968, a circa 150 metri dall’ingresso venne trovata la Sala del tesoro: centinaia di ciotole erano accatastate in tre grandi cumuli. Una colonna stalagmitica spezzata che fungeva da altare: qui erano collocati un tripode bronzeo, una navicella votiva, alcuni pugnali, bracciali e anelli. Accanto all’altare il focolare, dove vennero trovate ossa di animali, segni di sacrifici rituali. La datazione C14 è tra l’820 e il 730 a.C.

Nuraghe Is Meurras

Posto ai confini dei territori di Tratalias, Giba e San Giovanni Suergiu, il complesso de “Is Meurras” si compone di un nuraghe di tipologia insolita, costruito in blocchi megalitici subsquadrati disposti in orditi abbastanza regolari, a nord est del quale si sviluppa un esteso villaggio per lo più ridotto ad una distesa di pietre: dal crollo generalizzato emergono alcune strutture megalitiche e qualche capanna messa in luce da scavatori non autorizzati. Il nuraghe invece conserva per una certa altezza l’originario elevato, tuttavia non è immediatamente leggibile nella sua planimetria. (Comune di Tratalias)

Nuraghe Nurdole

Il nuraghe venne costruito nella fase evoluta del Bronzo medio (1500-1400 a.C.) su un basamento di granito circondato da una serie di massi imponenti e adattando l’edificio alla forma irregolare del colle. Si tratta di un nuraghe quadrilobato, con torre centrale e altre quattro torri ad addizione concentrica. L’accesso è reso agevole da una rampa che conduce all’entrata e che a sua volta immette in un lungo corridoio dai muri aggettanti a sesto acuto.