Incastonato nella valle di Lanaitto, Il villaggio Sa Sedda e Sos Carros (letteralmente”il punto di passaggio dei carri”) risale ad un periodo compreso tra il Bronzo Recente e la prima età del Ferro (secc. XII-IX a.C.). E’ particolarmente importante per la presenza di tracce dell’attività di fusione e lavorazione dei metalli in età nuragica. E costituito da numerose capanne, a pianta circolare ed ovale, tra le quali una di particolare interesse per la funzione rituale di tipo religioso.
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Incastonato nella valle di Lanaitto, Il villaggio Sa Sedda e Sos Carros (letteralmente”il punto di passaggio dei carri”) risale ad un periodo compreso tra il Bronzo Recente e la prima età del Ferro (secc. XII-IX a.C.). E’ particolarmente importante per la presenza di tracce dell’attività di fusione e lavorazione dei metalli in età nuragica. E costituito da numerose capanne, a pianta circolare ed ovale, tra le quali una di particolare interesse per la funzione rituale di tipo religioso.
Incastonato nella valle di Lanaitto, Il villaggio Sa Sedda e Sos Carros (letteralmente”il punto di passaggio dei carri”) risale ad un periodo compreso tra il Bronzo Recente e la prima età del Ferro (secc. XII-IX a.C.). E’ particolarmente importante per la presenza di tracce dell’attività di fusione e lavorazione dei metalli in età nuragica. E costituito da numerose capanne, a pianta circolare ed ovale, tra le quali una di particolare interesse per la funzione rituale di tipo religioso. Capanna delle riunione
Sulla collina di San Giovanni è identificato un complesso fortificato punico sui resti del un preesistente villaggio nuragico.
Di fronte vi sono le Domus de Janas di Burdaga.
Nella recente pubblicazione di Giuseppa Tanda si afferma che, fra le varie tipologie di Domus de Janas, ve n’è una contraddistinta dal fatto che la necropoli è realizzata in anfratti preesistenti, e forse incrementati da scavi artificiali, quasi che l’aggetto potesse creare il riparo per i sacri resti dei defunti.
Sulla collina di San Giovanni è identificato un complesso fortificato punico sui resti del un preesistente villaggio nuragico.
Di fronte vi sono le Domus de Janas di Burdaga.
Nella recente pubblicazione di Giuseppa Tanda si afferma che, fra le varie tipologie di Domus de Janas, ve n’è una contraddistinta dal fatto che la necropoli è realizzata in anfratti preesistenti, e forse incrementati da scavi artificiali, quasi che l’aggetto potesse creare il riparo per i sacri resti dei defunti.
Sulla collina di San Giovanni è identificato un complesso fortificato punico sui resti del un preesistente villaggio nuragico.
Di fronte vi sono le Domus de Janas di Burdaga.
Nella recente pubblicazione di Giuseppa Tanda si afferma che, fra le varie tipologie di Domus de Janas, ve n’è una contraddistinta dal fatto che la necropoli è realizzata in anfratti preesistenti, e forse incrementati da scavi artificiali, quasi che l’aggetto potesse creare il riparo per i sacri resti dei defunti.
Sulla collina di San Giovanni è identificato un complesso fortificato punico sui resti del un preesistente villaggio nuragico.
Di fronte vi sono le Domus de Janas di Burdaga.
Nella recente pubblicazione di Giuseppa Tanda si afferma che, fra le varie tipologie di Domus de Janas, ve n’è una contraddistinta dal fatto che la necropoli è realizzata in anfratti preesistenti, e forse incrementati da scavi artificiali, quasi che l’aggetto potesse creare il riparo per i sacri resti dei defunti.
Sulla collina di San Giovanni è identificato un complesso fortificato punico sui resti del un preesistente villaggio nuragico.
Di fronte vi sono le Domus de Janas di Burdaga.
Nella recente pubblicazione di Giuseppa Tanda si afferma che, fra le varie tipologie di Domus de Janas, ve n’è una contraddistinta dal fatto che la necropoli è realizzata in anfratti preesistenti, e forse incrementati da scavi artificiali, quasi che l’aggetto potesse creare il riparo per i sacri resti dei defunti.