La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.
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La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.
La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.
La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.
La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.
La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.
La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.
La torre, troncoconica presenta sul lato sud un vistoso cedimento strutturale che dall”ingresso arriva fino allo svettamento, interessando anche parte della “tholos”. Dall”ingresso, orientato a sud/sud-est e mancante dell”architrave, si accede ad un andito strombato verso l”interno con copertura ad ogiva parzialmente residua. Sul lato sinistro del corridoio si apre l”accesso alla scala d”andito con copertura a piattabanda, della quale residuano tre blocchi.
Fu edificato in età nuragica per il culto della acque. Ubicato in località Is Pirois, questo pozzo sacro nuragico presenta la particolarità di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. L’atrio è determinato da due paramenti murari composti da blocchi di granito. Dall’ingresso, architravato, si accede alla scalinata attraverso la quale si scende nella camera del pozzo, chiusa sulla sommità da una pseudocupola.
Si trova nei pressi della chiesa campestre di San Pietro a circa un chilometro dal paese. Il suo nome S’Acqua ‘e is dolus, che significa “l’acqua dei dolori”, da un’antica credenza popolare per cui le acque di questa piccola grotta, hanno dei poteri miracolosi, inoltre una leggenda narra che San Pietro durante un suo viaggio trovò riparo in questa grotticella artificiale dove si mise a pregare per molto tempo, al punto che l’impronta delle ginocchia rimase impressa per sempre nella roccia.
Prov: Cagliari
Autore: Andrea Skaetta Sanna
Codice Geo: NUR7327
> Scheda Geoportale
Si trova nei pressi della chiesa campestre di San Pietro a circa un chilometro dal paese. Il suo nome S’Acqua ‘e is dolus, che significa “l’acqua dei dolori”, da un’antica credenza popolare per cui le acque di questa piccola grotta, hanno dei poteri miracolosi, inoltre una leggenda narra che San Pietro durante un suo viaggio trovò riparo in questa grotticella artificiale dove si mise a pregare per molto tempo, al punto che l’impronta delle ginocchia rimase impressa per sempre nella roccia.
Prov: Cagliari
Autore: Andrea Skaetta Sanna
Codice Geo: NUR7327
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Si trova nei pressi della chiesa campestre di San Pietro a circa un chilometro dal paese. Il suo nome S’Acqua ‘e is dolus, che significa “l’acqua dei dolori”, da un’antica credenza popolare per cui le acque di questa piccola grotta, hanno dei poteri miracolosi, inoltre una leggenda narra che San Pietro durante un suo viaggio trovò riparo in questa grotticella artificiale dove si mise a pregare per molto tempo, al punto che l’impronta delle ginocchia rimase impressa per sempre nella roccia.
Prov: Cagliari
Autore: Andrea Skaetta Sanna
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