E’ costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia. La copertura è a volta ogivale. Gli scavi hanno rinvenuto i resti di numerosi scheletri umani, deposti gli uni sugli altri a testimonianza dell’uso come tomba collettiva, le cui dimensioni sono anche all’origine del nome. La tradizione vuole infatti che queste sepolture dovessero essere appartenute ad esseri giganteschi.
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E’ costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia. La copertura è a volta ogivale. Gli scavi hanno rinvenuto i resti di numerosi scheletri umani, deposti gli uni sugli altri a testimonianza dell’uso come tomba collettiva, le cui dimensioni sono anche all’origine del nome. La tradizione vuole infatti che queste sepolture dovessero essere appartenute ad esseri giganteschi.
E’ costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia. La copertura è a volta ogivale. Gli scavi hanno rinvenuto i resti di numerosi scheletri umani, deposti gli uni sugli altri a testimonianza dell’uso come tomba collettiva, le cui dimensioni sono anche all’origine del nome. La tradizione vuole infatti che queste sepolture dovessero essere appartenute ad esseri giganteschi.
E’ costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia. La copertura è a volta ogivale. Gli scavi hanno rinvenuto i resti di numerosi scheletri umani, deposti gli uni sugli altri a testimonianza dell’uso come tomba collettiva, le cui dimensioni sono anche all’origine del nome. La tradizione vuole infatti che queste sepolture dovessero essere appartenute ad esseri giganteschi.
E’ costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia. La copertura è a volta ogivale. Gli scavi hanno rinvenuto i resti di numerosi scheletri umani, deposti gli uni sugli altri a testimonianza dell’uso come tomba collettiva, le cui dimensioni sono anche all’origine del nome. La tradizione vuole infatti che queste sepolture dovessero essere appartenute ad esseri giganteschi.
E’ costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia. La copertura è a volta ogivale. Gli scavi hanno rinvenuto i resti di numerosi scheletri umani, deposti gli uni sugli altri a testimonianza dell’uso come tomba collettiva, le cui dimensioni sono anche all’origine del nome. La tradizione vuole infatti che queste sepolture dovessero essere appartenute ad esseri giganteschi.
E’ costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia. La copertura è a volta ogivale. Gli scavi hanno rinvenuto i resti di numerosi scheletri umani, deposti gli uni sugli altri a testimonianza dell’uso come tomba collettiva, le cui dimensioni sono anche all’origine del nome. La tradizione vuole infatti che queste sepolture dovessero essere appartenute ad esseri giganteschi.
Nuraghe complesso costruito con blocchi di granito bianco. La torre centrale e stata distrutta e “tagliata” a metà per poter costruire la Strada Provinciale SP11 negli anni ‘90 e ’00. Si trova perciò al lato e sotto la strada.
Nuraghe complesso costruito con blocchi di granito bianco. La torre centrale e stata distrutta e “tagliata” a metà per poter costruire la Strada Provinciale SP11 negli anni ‘90 e ’00. Si trova perciò al lato e sotto la strada.
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)
La tomba dei giganti di Inguttosu Mannu si rivela ai visitatori nelle sue forme originarie. Poggiante direttamente sull’affioramento roccioso, è costituita da un corridoio absidato impostato su una esedra dotata di stretto bancone. Al centro dell’esedra un piccolo ingresso architravato, munito di stipiti e soglia, immette nella camera funeraria, un corridoio costituito da filari di blocchi di grosse dimensioni grossolanamente sbozzati e rinzeppati con piccole pietre. La copertura è a volta ogivale. Tracce del muro di contenimento testimoniano che doveva in origine essere coperta da un tumulo di pietre e terra. (Wikipedia)