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Leone

89) LEONE
Nome: leone
Categoria: animale
Aspetto: figurina in bronzo di leone raffigurato leggermente inclinato sulle zampe anteriori.
La testa, girata all’indietro, mostra le fauci spalancate, contornate da una linea incisa.
Luogo di ritrovamento: Orani (NU), tempio nuragico di Nurdole
Residenza attuale: Museo Archeologico di Nuoro
Segni particolari: integro
Curiositá: il leone, finora sconosciuto nell’iconografia dei bronzetti nuragici, si colloca nell’ambito del periodo orientalizzante (VII sec. a.C.)
Immagine e descrizione da “Il museo speleo-archeologico di Nuoro”, 2006, Carlo Delfino Editore

Comune: ORANI
Prov:
Autore:
Codice Geo: NUR5671
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Askos nuragico

Espatrio – Askos nuragico provenienza nuraghe Nurdole di Orani

Un bellissimo askos di bronzo con protome bovina a doppio versatoio facente parte della collezione Ortiz in Svizzera.
E’ uno dei tanti reperti recuperati clandestinamente a Nurdole e venduti sul mercato internazionale
(Da “Il Sacro Monte di Nurdole” M.A.Fadda)

Comune: ORANI
Prov:
Autore:
Codice Geo: NUR5671
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OFFERENTE CON COPRICAPO A TIARA E STOLA

127) OFFERENTE CON COPRICAPO A TIARA E STOLA
Nome: definito rispettivamente “notabile” o arciere” con copricapo a tiara e stola
Epoca: età nuragica (1100-900 a.C.)
Professione: sconosciuta
Dimensioni: da verificare
Aspetto e vestiario: l’uomo indossa:
– un singolare copricapo a tiara con bandelle nella parte posteriore,
– una tunica decorata nella parte inferiore a balze e lunga fino alle ginocchia, aperta sul davanti
– sulla spalla sinistra porta una stola decorata con striature verticali
Ben delineati i tratti del viso: occhi a globuletto cerchiati, bocca incisa, orecchie a disco, mento marcato. Le gambe sono nude e rotte all’altezza dei polpacci.
Con la mano destra sembra porgere il consueto saluto devozionale; con la mano sinistra regge un oggetto appoggiato sulla spalla…qualcuno ha ipotizzato fosse un arco spezzato….
Luogo di ritrovamento: Orani (NU), tempio nuragico di Nurdole
Residenza attuale: Museo Archeologico di Nuoro
Curiosità:
Non è nota la “professione” del personaggio. Per alcuni studiosi (archeologa Maria Ausilia Fadda) l’uomo potrebbe essere un notabile, visto l’abbigliamento particolare. Per altri invece potrebbe essere un guerriero, un arciere visto l’oggetto appoggiato sulla spalla (immagine e descrizione da “Il museo speleo-archeologico di Nuoro”, 2006, Carlo Delfino Editore – http://souvenirsdelasardaigne.midiblogs.com/…/1990577789.pdf ).
ma il vestiario dell’uomo non farebbe affatto pensare a un guerriero, soprattutto un arciere… ?
Immagine in bianco e nero tratta dal web e fotografie di Francesca Mannu, dal museo Archeologico di Nuoro
Per informazioni sul sito di Nurdole:
http://www.nurnet.it/it/1481/Il_Santuario_di_Nurdole.html

Comune: NUORO
Prov:
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Codice Geo: NUR5671
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VINCITORE CHE SOTTOMETTE IL NEMICO

133) VINCITORE CHE SOTTOMETTE IL NEMICO
Nome: vincitore che sottomette il nemico o anche definito “faraone trionfante”
Epoca: età nuragica (1100-900 a.C.)
Professione: sconosciuta
Dimensioni: da verificare
Aspetto e vestiario: Sono ben visibili due personaggi: il primo è un uomo in piedi che tiene tra le gambe la testa del secondo personaggio che ha i medesimi tratti del viso ma dimensione più piccole.
L’uomo stante ha il viso schiacciato, gli occhi e il naso resi in modo sommario, porge le braccia in avanti e regge in mano un oggetto non definito. Sembra a petto nudo con indosso solo un gonnellino.
Il secondo personaggio sottostante ha la testa bloccata tra le ginocchia dell’uomo in piedi e la parte posteriore del suo corpo ha sembianze animalesche.
Luogo di ritrovamento: Orani (NU), tempio nuragico di Nurdole
Residenza attuale: Museo Archeologico di Nuoro
Curiosità:
Non è noto il significato di questa statuina. Probabilmente rappresenta un vincitore che sottomette il nemico.
Oppure… la seconda figura “potrebbe essere un ariete stretto tra le gambe dell’uomo in piedi, con un cane che lo morde al garrese 🙂 e l’uomo stante avrebbe in mano un pannetto come in altro bronzetto, un’offerta.
Sembra la tipica posa del pastore per tenere fermo un animale prima della castrazione o mungitura.” (Ringraziamo A. Loddo per questa interpretazione).
Immagini e descrizione da “Il museo speleo-archeologico di Nuoro”, 2006, Carlo Delfino Editore – http://souvenirsdelasardaigne.midiblogs.com/…/1990577789.pdf .
Fotografie dei pannelli dal museo Archeologico di Nuoro di Francesca Mannu
Per informazioni sul sito di Nurdole:
http://www.nurnet.it/it/1481/Il_Santuario_di_Nurdole.html

Comune:
Prov:
Autore:
Codice Geo: NUR5671
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Spillone

141) SPILLONE CON CAPOCCHIA AD AVVOLGIMENTO SPIRALIFORME
Nome: spillone con capocchia ad avvolgimento spiraliforme
categoria: da verificare
Dimensioni: lunghezza 22 cm.
Aspetto: la verga ha sezione quadrangolare e si allarga verso la parte inferiore per poi restringersi verso la punta. La capocchia massiccia termina con un pomello emisferico, con una scozia sottostante, guarnita da tre rilievi ad anello, che la separa dal toro; sotto la decorazione a toro, la verga è rivestita da un avvolgimento a spirale di filo di bronzo che si allarga verso la base.
Luogo di ritrovamento: Teti (NU), localitá Abini
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Curiositá:
Numerosi ritrovamenti di spilloni nuragici sono avvenuti sia in contesti cultuali quali il santuario di Abini-Teti, sia all’interno o in prossimità di nuraghi e pozzi sacri. Ad esempio all’interno della fonte sacra rinvenuta nella torre laterale del nuraghe Nurdole è stato recuperato un buon numero di spilloni votivi nuragici infissi nelle intercapedini del parlamento murario.
Alcuni esemplari di spilloni hanno la testa mobile, altri decorata con piccole facce stilizzate.
Ma cosa erano esattamente?
In molti casi gli studiosi li hanno interpretati come grandi fermagli per tenere chiusi i pesanti mantelli (rappresentati in molti bronzetti).
Riportiamo l’interessante ipotesi dell’archeologo Augusto Mulas (riportata nel libro “l’Isola sacra” – ed. Condaghes): alla luce del sistematico rinvenimento di spilloni in contesti rituali e ritenendoli troppo grandi e ingombranti per essere fermagli, e avendo constatato che ancora nella prima metà del 1900 in alcune zone della Sardegna (in particolare a Siniscola) venivano prodotti oggetti molto simili (in metallo, osso o legno) chiamati “su pireddu” (tradotto con “perno” oppure “ugola”) utilizzati per uccidere i maiali mediante infissione nel collo in prossimità dell’ugola… egli ipotizza che gli spilloni nuragici potessero servire per il sacrificio rituale degli animali che venivano offerti alle divinità.
Gli spilloni nuragici difficilmente possono essere considerati semplici fermagli per mantelli, anche perché in alcuni esemplari di faretrine nuragiche (da noi già schedate ? ricordate?) sono raffigurate riproduzioni di spilloni nuragici oltre che pugnali ad elsa gammata, segni di distinzione con, forse, anche un valore cultuale per chi li indossava.
Fotografie di G. Exana e RS Roberto
Descrizione e immagine tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

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Codice Geo: NUR5671
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