Si tratta di un monotorre con nicchia, scala d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce. Il monumento era delimitato da un antemurale che correva a circa 10 metri dalla torre, forse per 380°; Si trova sulla linea di confine degli ambiti territoriali di Dualchi e Sedilo.
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Si tratta di un monotorre con nicchia, scala d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce. Il monumento era delimitato da un antemurale che correva a circa 10 metri dalla torre, forse per 380°; Si trova sulla linea di confine degli ambiti territoriali di Dualchi e Sedilo.
Si tratta di un monotorre con nicchia, scala d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce. Il monumento era delimitato da un antemurale che correva a circa 10 metri dalla torre, forse per 380°; Si trova sulla linea di confine degli ambiti territoriali di Dualchi e Sedilo.
Si tratta di un monotorre con nicchia, scala d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce. Il monumento era delimitato da un antemurale che correva a circa 10 metri dalla torre, forse per 380°; Si trova sulla linea di confine degli ambiti territoriali di Dualchi e Sedilo.
Si tratta di un monotorre con nicchia, scala d’andito e camera marginata da tre nicchie disposte a croce. Il monumento era delimitato da un antemurale che correva a circa 10 metri dalla torre, forse per 380°; Si trova sulla linea di confine degli ambiti territoriali di Dualchi e Sedilo.
Nuraghe con un sistema di antemurali attorno, visibili dalla stradina contigua.
Il nuraghe è stato datato tra il XIV e il XII secolo a.C.
È importante per la messa in opera di grossi blocchi di basalto accuratamente squadrati, in particolare gli stipiti e l’architrave dell’entrata.
All’ingresso si trova, sulla sinistra, la rampa che conduceva alla terrazza superiore, mentre sulla destra è presente nella muratura una nicchia. Nella camera si notano le tre grandi nicchie ogivali alle pareti, il focolare centrale, e ancora integra, la thòlos che ne costituisce il soffitto.
Nuraghe immerso nella vegetazione, diroccato e in parte interrato. L’ingresso è visibile ma interrato sino quasi all’architrave in vista.
Gruppo di tre Domus de Janas di particolare suggestione. Con portello scolpito nella roccia basaltica ed esedra rettangolare sotto il livello del terreno
Il nuraghe è stato datato ad una fase avanzata dell’età nuragica, compresa tra il XIV e il XII secolo a.C.
È importante per la precisione della tecnica costruttiva che vede la messa in opera di grossi blocchi di basalto accuratamente squadrati, in particolare gli stipiti e l’architrave dell’entrata.
All’ingresso si trova, sulla sinistra, la rampa che conduceva alla terrazza superiore, dalla quale sono visibili altri nuraghi del circondario, mentre sulla destra è presente nella muratura una nicchia. Nella camera si notano le tre grandi nicchie ogivali alle pareti, il focolare centrale, e ancora integra, la thòlos che ne costituisce il soffitto.
Nuraghe monotorre, completamente diroccato, si può notare ancora l’imboccatura di
una scala intermurale che portava al piano inferiore e che ora è colma di materiale di crollo. Si nota anche una breccia del muro verso l’esterno, ad oriente, dove, forse, si apriva un finestrone.
Nuraghe monotorre, completamente diroccato, si può notare ancora l’imboccatura di
una scala intermurale che portava al piano inferiore e che ora è colma di materiale di crollo. Si nota anche una breccia del muro verso l’esterno, ad oriente, dove, forse, si apriva un finestrone.