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Tomba di Giganti di Seleni

Oltre le due monumentali Tombe dei Giganti, uniche e ben visibili e di eccezionale fattura, sono state individuate altre tre tombe. Per chi è pratico di edifici e urbanistica nuragica questo significa l’esistenza di una comunità di svariate centinaia di persone che aveva avuto necessità di moltiplicare le necropoli.

Tomba di Giganti di Seleni

Oltre le due monumentali Tombe dei Giganti, uniche e ben visibili e di eccezionale fattura, sono state individuate altre tre tombe. Per chi è pratico di edifici e urbanistica nuragica questo significa l’esistenza di una comunità di svariate centinaia di persone che aveva avuto necessità di moltiplicare le necropoli.

Nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
> Scheda Geoportale
Nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
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Gairo nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
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Gairo nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
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Nuraghe Ulei

Il complesso archeologico di Ulei si trova nel territorio comunale di Gairo (NU), al confine con quello di Lanusei.
Non è sicuramente l’unico caso di sito nuragico utilizzato come punto caratteristico per stabilire “sa lacana”, il limite tra un territorio comunale e un altro. Una condizione di terra “di entrambi”, o “di nessuno” che probabilmente ha contribuito a salvaguardarlo dalla distruzione, in quanto i siti nuragici sul “confine” non risultavano destinabili ad altri scopi, o destinabili ma solo in base a precisi accordi/consuetudini.
Il sito archeologico, situato su una collina da cui si può osservare un’ampia zona di territorio (dalle vette di Tricoli, all’incrocio tra l’omonimo fiume ed il fiume Pardu) alla piana che porta al mare), non è in buone condizioni.
Intatte sono le mura esterne (7-8 mt) sul lato ovest che, unitamente all’elevato numero di torri ed all’enorme volume delle rovine, lasciano intuire una struttura che originariamente doveva essere mastodontica.
Oggi rimane parzialmente intatta solo una delle torri, immersa comunque nella fitta vegetazione e quindi difficilmente raggiungibile e fotografabile.
Come arrivarci: arrivando dalla nuova SS125, uscire per Cardedu e seguire, lungo la vecchia SS125, le indicazioni per Gairo. Dopo l’incrocio, e prima di cominciare l’irta salita, proseguire per 2 km circa: il complesso è situato in una piccola altura sulla destra. La necessità di attraversare terreni privati e la fitta vegetazione (non c’è sentiero) nella parte alta del piccolo rilievo, lo rendono comunque difficilmente raggiungibile.

Dall’Ogliastra,
Mauro

Comune: GAIRO
Prov: Nuoro
Autore: Mauro Loi
Codice Geo: NUR4031
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DONNA OFFERENTE o CERIMONIANTE

66) DONNA OFFERENTE o CERIMONIANTE
Nome: Donna offerente o cerimoniante
Professione: sconosciuta
Dimensioni: altezza 12,5 cm
Aspetto e vestiario: la lunga veste che ricopre l’intera figura fa pensare che si tratti di una figura femminile, probabilmente una sacerdotessa o una matrona aristocratica. Il personaggio è in piedi: con la mano destra sollevata all’altezza del mento porge il saluto devozionale, con la mano sinistra tiene alzata, quasi in equilibrio precario, una ciotola emisferica. I piedi sono nudi, quasi uniti; le mani sono piccole. Indossa sul capo un tutulo conico che in origine aveva la falda accentuata, ora mancante per rottura (ne resta traccia sul lato posteriore).
Il dettaglio che colpisce maggiormente è la “gorgiera di cuoio o di stoffa che imprigiona il collo fino al mento” allargandosi nell’estremità inferiore in una pettorina semicircolare.
Il vestito indossato é composto da una tunica stretta lunga fino alle caviglie e da un abito attillato sovrapposto. Sulle spalle è indossato un mantello lungo fino all’orlo inferiore della veste che copre anche le braccia lasciando liberi gli avambracci; esso è decorato nella parte superiore da un’applicazione semicircolare che circonda il collo segnata da larghe incisioni verticali e parallele, al di sotto c’é una fascia decorativa orizzontale con motivo a spighetta.
Il volto é spigoloso, con gli zigomi marcati; sulla nuca i capelli sono evidenziati con motivi a spina di pesce; gli occhi sono a grosso bulbo, il taglio della bocca è tenue, le orecchie appena accennate. Sopracciglia e naso sono molto scolpiti.
Luogo di ritrovamento: Lanusei (NU), località Funtana Padenti de Baccai, oggi nota come Seleni.
Residenza attuale: Museo Archeologico di Cagliari
Segni particolari: la statuina é stata ritrovata in un rudere di nuraghe(?) vicino a un pozzo sacro, insieme a altri bronzetti, a oggetti ornamentali di bronzo e monete di età punica (quindi più tardive).
Curiositá: due sono i dettagli curiosi in questo bronzetto.
1) la ciotola è sollevata in modo obliquo, come se si volesse far colare il liquido contenuto (Lilliu propende per un liquido perchè nella ciotola non è rappresentato nessun elemento solido). Ciò fa dunque pensare a una libagione in onore della divinità.
In molti popoli ancora oggi è usanza versare del liquido come offerta: i popoli nomadi della Mongolia ad esempio versano del latte a terra con una ciotola prima di un viaggio come rito propiziatorio di buona fortuna o come gesto di accoglienza in caso di arrivo di uno straniero.
2) l’indumento rigido che fascia il collo e sembra quasi soffocare la figura mostra una chiusura alla nuca ottenuta con piccoli lacci segnati da breve tacche e sul davanti intorno al collo e sullo sterno é decorato da una serie di rigature orizzontali sovrapposte concentricamente.
Anche se con significato del tutto differente, ricorda un po’ i collari indossati ancora oggi da alcune donne appartenenti a etnie tribali della Thailandia (le “donne giraffa”).
Fotografia del bronzetto di R.S. Roberto dal gruppo “Viaggio nelle antichità della Sardegna”.

Descrizione tratta da G.Lilliu, “Sculture della Sardegna nuragica”, 1966, ed. ILISSO

Comune: LANUSEI
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