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Nuraghe Arrubiu

Risale al 1500 a.C. circa, crollo datato al IX secolo a.C., rimase disabitato fino al 100 a.C. quando arrivarono i Romani. Costituito da una torre centrale circondata da altre cinque torri oltre un antemurale (cinta esterna), con ulteriori sette torri che compongono un’altra cinta muraria difensiva che racchiude diversi cortili. È presente una seconda cortina muraria esterna ed una terza con altre tre torri, Il numero totale delle torri è ventuno. Superficie superiore a 5000 m².

Nuraga Sa Fraigada

L’imponente nuraghe Sa Fraigada è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale.

Comune: SINNAI
Prov: Cagliari
Autore: Bibi Pinna
Codice Geo: NUR5355
> Scheda Geoportale
Complesso archeologico di Biriai

Si tratta di un vasto villaggio, presumibilmente di Cultura Monte Claro (Cagliari), diffusasi in sardegna intorno alla seconda metà del terzo millennio a. C.. Al centro del poligono causa della bonifica del terreno, resta ben poco dell’opera muraria del Borgo, mentre nei due lati estremi emergono ancora tracce di capanne a pianta rettangolare e circolare. la planimetria nella foto n° 6 è stata fornita dall’archeologa che ha seguito gli scavi

Complesso archeologico di Biriai

Si tratta di un vasto villaggio, presumibilmente di Cultura Monte Claro (Cagliari), diffusasi in sardegna intorno alla seconda metà del terzo millennio a. C.. Al centro del poligono causa della bonifica del terreno, resta ben poco dell’opera muraria del Borgo, mentre nei due lati estremi emergono ancora tracce di capanne a pianta rettangolare e circolare. la planimetria nella foto n° 6 è stata fornita dall’archeologa che ha seguito gli scavi

Complesso archeologico di Biriai

Si tratta di un vasto villaggio, presumibilmente di Cultura Monte Claro (Cagliari), diffusasi in sardegna intorno alla seconda metà del terzo millennio a. C.. Al centro del poligono causa della bonifica del terreno, resta ben poco dell’opera muraria del Borgo, mentre nei due lati estremi emergono ancora tracce di capanne a pianta rettangolare e circolare. la planimetria nella foto n° 6 è stata fornita dall’archeologa che ha seguito gli scavi

Complesso archeologico di Biriai

Si tratta di un vasto villaggio, presumibilmente di Cultura Monte Claro (Cagliari), diffusasi in sardegna intorno alla seconda metà del terzo millennio a. C.. Al centro del poligono causa della bonifica del terreno, resta ben poco dell’opera muraria del Borgo, mentre nei due lati estremi emergono ancora tracce di capanne a pianta rettangolare e circolare. la planimetria nella foto n° 6 è stata fornita dall’archeologa che ha seguito gli scavi

Complesso archeologico di Biriai

Si tratta di un vasto villaggio, presumibilmente di Cultura Monte Claro (Cagliari), diffusasi in sardegna intorno alla seconda metà del terzo millennio a. C.. Al centro del poligono causa della bonifica del terreno, resta ben poco dell’opera muraria del Borgo, mentre nei due lati estremi emergono ancora tracce di capanne a pianta rettangolare e circolare. la planimetria nella foto n° 6 è stata fornita dall’archeologa che ha seguito gli scavi

Complesso archeologico di Biriai

Si tratta di un vasto villaggio, presumibilmente di Cultura Monte Claro (Cagliari), diffusasi in sardegna intorno alla seconda metà del terzo millennio a. C.. Al centro del poligono causa della bonifica del terreno, resta ben poco dell’opera muraria del Borgo, mentre nei due lati estremi emergono ancora tracce di capanne a pianta rettangolare e circolare. la planimetria nella foto n° 6 è stata fornita dall’archeologa che ha seguito gli scavi

Complesso archeologico di Biriai

Si tratta di un vasto villaggio, presumibilmente di Cultura Monte Claro (Cagliari), diffusasi in sardegna intorno alla seconda metà del terzo millennio a. C.. Al centro del poligono causa della bonifica del terreno, resta ben poco dell’opera muraria del Borgo, mentre nei due lati estremi emergono ancora tracce di capanne a pianta rettangolare e circolare. la planimetria nella foto n° 6 è stata fornita dall’archeologa che ha seguito gli scavi

Nuraghe Sa Siliqua

Si affaccia sulla valle di Angelu Nieddu in comunicazione con i nuraghi Ludus a ovest e Biancu e Angelu Nieddu più a nord.
Si trova a 391 m slm ai piedi del Bruncu Titionargiu. Si tratta di un Nuraghe monotorre che presenta un vano ipogeo ricavato nella roccia. La tholos è addossata ad un roccione esterno che ne rinforza la struttura. L’ingresso al piano medio collegava un’anticamera con un vano scala per accedere al piano superiore e un ingresso per il vano ipogeo. (info dal sito nuraghe diana. It i nuraghi di Quartu Sant’Elena)
Il perimetro della torre è di circa 30 m.
La lunghezza della scala di circa 4 m.
Si può raggiungere sia partendo da Is Canaleddus, sia partendo da via delle Sequoie a Geremeas.

Nuraghe Sa Siliqua

Si affaccia sulla valle di Angelu Nieddu in comunicazione con i nuraghi Ludus a ovest e Biancu e Angelu Nieddu più a nord.
Si trova a 391 m slm ai piedi del Bruncu Titionargiu. Si tratta di un Nuraghe monotorre che presenta un vano ipogeo ricavato nella roccia. La tholos è addossata ad un roccione esterno che ne rinforza la struttura. L’ingresso al piano medio collegava un’anticamera con un vano scala per accedere al piano superiore e un ingresso per il vano ipogeo. (info dal sito nuraghe diana. It i nuraghi di Quartu Sant’Elena)
Il perimetro della torre è di circa 30 m.
La lunghezza della scala di circa 4 m.
Si può raggiungere sia partendo da Is Canaleddus, sia partendo da via delle Sequoie a Geremeas.

Nuraghe Sa Siliqua

Si affaccia sulla valle di Angelu Nieddu in comunicazione con i nuraghi Ludus a ovest e Biancu e Angelu Nieddu più a nord.
Si trova a 391 m slm ai piedi del Bruncu Titionargiu. Si tratta di un Nuraghe monotorre che presenta un vano ipogeo ricavato nella roccia. La tholos è addossata ad un roccione esterno che ne rinforza la struttura. L’ingresso al piano medio collegava un’anticamera con un vano scala per accedere al piano superiore e un ingresso per il vano ipogeo. (info dal sito nuraghe diana. It i nuraghi di Quartu Sant’Elena)
Il perimetro della torre è di circa 30 m.
La lunghezza della scala di circa 4 m.
Si può raggiungere sia partendo da Is Canaleddus, sia partendo da via delle Sequoie a Geremeas.