La “Bella Età” dei nuraghi

A metà del XII secolo a.C., in un periodo coevo alla caduta di Troia, la civiltà nuragica raggiungeva in Sardegna il suo apice. I proto nuraghi o nuraghi a corridoio risalenti al “bronzo antico” (1800/1650 a.C.), erano stati soppiantati da strutture “monotorre” e quindi da nuraghi complessi, articolati in più torri e circondati da poderosi bastioni. All’interno della muratura perimetrale della “tholos” centrale, la cui altezza superava a volte i 25 metri, era inoltre generalmente presente una scala … Leggi tutto

Tesori nuragici a Segariu

Il nuraghe Sant’Antonio di Segariu, situato a breve distanza dal centro abitato, “ è stato oggetto di numerose campagne di scavo archeologico, a cui si deve la raggiunta leggibilità delle strutture e la conferma del complesso riutilizzo subìto dall’area nel corso dei secoli. Eretto in blocchi calcarei e marnacei, il nuraghe presenta un impianto planimetrico quadrilobato, con torre centrale e quattro torri esterne orientate ai punti cardinali. Il settore orientale a ridosso del nuraghe, e parte dei suoi … Leggi tutto

La scoperta di Monte d’Accoddi – Sassari

Nel 2006, sui “Quaderni di Darwin” era stato pubblicato un articolo di Alberto Moravetti di cui proponiamo l’”incipit”: “La scoperta di Monte d’Accoddi risale ai primi anni Cinquanta del secolo scorso e avvenne nell’ambito di un più ampio programma di interventi promossi dalla ancor giovane Regione Autonoma della Sardegna, mirati sia alla ripresa delle attività di ricerca interrotte a causa delle vicende belliche sia per favorire l’occupazione in quei giorni difficili del dopoguerra che nell’isola tardava a concludersi. … Leggi tutto

La fonte sacra di Su Tempiesu a Orune

I brani che seguono sono tratti dalla descrizione della fonte sacra Su Tempiesu, in territorio di Orune, pubblicata da Maria Ausilia Fadda sulla collana “Sardegna Archeologica” (Carlo Delfino editore): “Le acque che traboccano dal pozzo scorrono in un solco, praticato al centro della soglia modanata, che versa l’acqua su una piccola conca sottostante che a sua volta la convoglia in un canaletto tracciato sul lastricato del vestibolo, attraversandolo per tutta la sua lunghezza in senso obliquo, da sinistra … Leggi tutto

Il nuraghe Mannu di Dorgali – storie di un tempo

Nel lontano 2001, in un articolo pubblicato sulla rivista “Archeologia Viva”, si citava l’Esit -Ente sardo industrie turistiche- quale promotore di una campagna di scavi sul sito del nuraghe Mannu di Dorgali, con la partecipazione determinante dei volontari e dell’amministrazione comunale, che si era fatta carico delle necessità logistiche dei partecipanti. L’articolista, nel ricordare che esperienze del genere si erano svolte in Sardegna da sei anni, scriveva in particolare quanto segue: “Quasi tutti ci scrivono quando tornano a … Leggi tutto

L’acqua di Sardara

L’acqua di Sardara” è il titolo di un bell’opuscolo pubblicato qualche tempo fa dal Comune di Sardara, da cui ho tratto alcuni brani particolarmente interessanti. “L’acqua (nel territorio di Sardara) “si presenta sotto diverse forme, oltre a quelle correnti: sono i cosiddetti acquitrini di ristagno temporaneo, chiamati localmente ‘paulis, piscinas e carroppus’, tutti contraddistinti per il loro carattere effimero: Infine le preziose sorgenti, naturali o custodite in pozzi, grandi o piccole, esigue o copiose, calde o fresche, torbide … Leggi tutto

La “bona morte” e sa agabaddora

Spero mi sia consentito, di tanto in tanto, allontanarmi dall’età dei nuraghi per divagare tra le antiche tradizioni popolari. “Stando all’ipotesi più accreditata ‘sas accabbadòras’ erano donne che intervenivano negli ultimi momenti della vita umana inducendo ai moribondi la ‘bòna morte’. Nella fattispecie questa forma di ‘eutanasia ante litteram’ era riservata a quelle persone colpite da una lunga agonia, che si fossero trovate nell’impossibilità di intraprendere un trapasso sereno o quanto meno rapido. Tuttavia non si attribuisca all’aggettivo … Leggi tutto

Sardegna nuragica: il paesaggio sacro

Le espressioni più evidenti della religiosità di età nuragica si manifestano nell’ambito di numerosi complessi cultuali e nelle cospicue strutture monumentali in gran parte connesse a rituali che prevedevano l’uso dell’acqua. Fonti sacre, templi a pozzo, edifici di pianta rettangolare o circolare possono sorgere isolati ma, più di frequente, appaiono associati in modo da comporre spazi articolati di notevole complessità. Intorno ai templi oltre allo sviluppo di agglomerati più o meno estesi di capanne, probabilmente in gran parte … Leggi tutto

Contos de fuchile

Abbiamo sempre parlato di nuraghi, tombe di giganti, pozzi e fonti sacre e dei tanti tesori ereditati dal nostro più lontano passato. Ma, di tanto in tanto, è lecito divagare ed addentrarsi nell’affascinante mondo delle leggende, che certamente nella nostra terra non mancano. “Natura ed Arte” era una famosa rivista quindicinale pubblicata tra il 1891 e il 1911 da Francesco Vallardi. Proponeva diversi argomenti che trattavano tra l’altro di storia, letteratura, musica, arte ed attualità. Nell’edizione del 15 … Leggi tutto

Taramelli e il Palmavera

Dalla guida dedicata al complesso nuragico di Palmavera ad Alghero, pubblicata a cura di Alberto Moravetti dall’editore Delfino, si riportano alcuni passi riferiti agli scavi effettuati da Antonio Taramelli. Compiuta una prima campagna di scavi nella necropoli di Anghelu Ruiu, nel 1904, ed esplorato il vicino nuraghe Sa Lattara –un monotorre ridotto a pochi filari- il Taramelli decise di scavare uno dei tanti nuraghi che sorgevano nella Nurra di Alghero “e che trovandosi in prossimità del mare poteva … Leggi tutto

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