Il senso della luce. NURNET: Storie per stonati o mistica ordinaria?

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di Antonello Gregorini

La pubblicazione di una immagine della cosiddetta "luce del toro" sulla pagina di Nurnet, ieri, nottetempo, ha dato spunto a due reazioni diverse.

La prima in positivo di Andrea Ferrara dice: "Vorrei condividere questa intuizione..anzi come una Voce che ha parlato al mio Cuore…"guarda la luce che filtra ed illumina quel simbolo.Ora…se vai con la mente a ciò che é venuto dopo…cioè al simbolo della croce…non ricorda quest ultima il medesimo simbolo… così ho sentito nel cuore…Pace." La seconda di Stefano, in privato, mi chiede se conosco il pusher di Andrea Ferrara perchè vorrebbe conoscerlo anche lui, in quanto portatore di merce molto valida…?! Ciò che Stefano non coglie nelle parole di Andrea è la sintesi di un senso che in moltissimi cercano e provano davanti a un fenomeno legato alla LUCE. Alba, tramonto, nascita, morte. Giochi di luce nei materiali, nell’atmosfera, scomposizione della luce nei prismi o nell’arcobaleno, tutti fenomeni che suscitano ammirazione e sorpresa. La luce come fotone e particella indeterminabile in Heisemberg, come onda o funzione d’onda di Schrondinger: vettori dell’informazione di base divina. 

In tutte le religioni, o nelle dottrine religiose del mondo alla luce è assegnato il valore più alto nella scala delle metafore. Noi traduciamo il Satori dei giapponesi o la trovata buddità, il risveglio, con la parola illuminazione e le icone dei nostri santi hanno l’aureola luminosa in testa. La beata concezione è identificata da un raggio di sole che colpisce Maria, così come in queste foto del nuraghe Ola, prese dalla pagina facebook di da Andrea Vitussi, i partecipanti celebrano la luce che penetra nel TEMPIO.

MAURO AGGIUNGE: "Effetti luminosi veramente incredibili. Ci di chiede se tutto ciò fosse casuale e se l’uomo nuragico fosse sensibile a certe sottigliezze. Secondo il parere di molti lo era alla massima potenza. Forse un po’ per colpa della mentalità laica esageratamente arida di certi studiosi in tanti di sono fatti la falsa idea di avere, a fronte di tanti monumenti dispositivi spirituali, una civiltà di barbari metallari belligeranti interessati solo a riempirsi la pancia e a costruire fortezze." PAOLO COMMENTA : "La parola Dio è legata a Die, day, giorno, luce. Lo stesso Zeus greco tradotto col latino Jupiter trova la corrispondenza nel sanscrito Djaus-Piter: padre del giorno, padre della luce, padre della folgore. Sirio, una delle stelle più luminose del cielo è legata a SR, sir, sher, scià, sciamano, scettro. Luce = regalità, origine divina. Nur ancora oggi in arabo e iranico è Luce. Nar è fuoco. E possiamo stare certi che queste radici sono alla base dei nostri nuraghi, altro che sostrato mediterraneo Mur, per "mucchio di pietre, cavità". Per carità.

Nurnet cerca di dare luce all’identità e alla storia della Sardegna che a nostro parere non sono sufficientemente valorizzate. Il pubblico e gli amici di Nurnet avvertono questo fatto e spesso cercano in questa organizzazione un significato più alto rispetto a ciò che è.

"Restituire identità a un popolo!", caspita, però: con la luce nuragica? Sarebbe bello.

E come per ogni bel sogno sarebbe un peccato non coltivarlo. Voi stateci vicino e noi ci impegneremo.