TARAMELLI A MONTE IDDA (SA IDDA) – DECIMOPUTZU. 1915 – Quanto l’illustre archeologo fosse vicino alla verità intuitiva ma indicibile, poi sviato da razionalità accademica

da una segnalazione di Attilio Piras Anno 1915 1. DECIMOPUTZU (Cagliari) — Scoperta di un ripostiglio di bronzi di età preromana a monte de sa Idda. Ancora una volta, come ad Abini presso Teti, a Tadasuni, a Lei per la Sardegna, al caso fortuito la nostra scienza ed il Museo nazionale di Cagliari sono debitori del rinvenimento di un importantissimo ripostiglio di bronzi nuragici, con taluni oggetti di notevole carattere MICENEO. In attesa di completare con le indagini … Leggi tutto

SARDOPATICI NON SIGNIFICA FALSARI. LA CIVILTÀ’ SARDA (Nuragica per convenzione) ESISTEVA QUASI UN MILLENNIO PRIMA DI ROMA… e influenzava il Mediterraneo intero.

di Bartolomeo Porcheddu (Docente a contratto di Lingua Sarda) Ogni qualvolta si intravede un ipotetico falso storico, vengono rispolverate come esempio di negatività le false Carte di Arborea. Eppure, la storia è piena di falsi molto più illustri rispetto al romanzetto arborense di Pillitu. Basti pensare che gli Etruschi si erano spacciati per Tirreni, costruendo deliberatamente la favola del figlio di re Ati, Tirreno, che partito dalla capitale Sardi della Lidia era andato a colonizzare l’Etruria. Nella trappola … Leggi tutto

IL SARDO, PORCHEDDU, NON È SOLO E ISOLATO. Come viene vista all’estero l’origine delle lingue neolatine

COME VIENE VISTA ALL’ESTERO L’ORIGINE DELLE LINGUE NEOLATINE. Di Valeria Putzu.   Mi inserisco anche io nel dibattito sulla derivazione del latino dal sardo o viceversa. Non essendo io una linguista, non posso citare studi miei personali, ma vorrei ugualmente apportare il mio granello di conoscenza parlandovi degli studi che in questo campo vengono sviluppati al di fuori dell’Italia. L’ipotesi che alcune delle lingue cosiddette “romanze” (lingue che sarebbero derivate dal latino), in realtà abbiano un’origine non dovuta … Leggi tutto

IL TEMPO DEI FENICI – Olbia, dove gli INDIGENI Nuragici avevano rilievo solo per i matrimoni misti (5-Continua)

di Antonello Gregorini INDIGENO, per la TRECCANI significa che è originario del luogo:  aborigeno, autoctono, epicorio, nativo. ↔ (non com.) allogeno, forestiero, straniero. Per estensione nell’uso comune, membro di popolazioni primitive, o comunque incivili e rozze] ≈ primitivo,  selvaggio. Ecco perché può non piacere il capitolo sulla città di Olbia contenuto nel libro “IL TEMPO DEI FENICI” (Ilisso editore), che capitolo dopo capitolo stiamo leggendo e recensendo per gli amici di Nurnet. ( 1 ; 2 ; 3 ; … Leggi tutto

Una reggia analoga a Barumini nella Città Metropolitana.

di Antonello Gregorini Questo che di seguito riportiamo è il testo contenente la narrazione del ritrovamento casuale, e dell’avvio del procedimento di studio e valorizzazione, del Nuraghe Nanni Arrù, di cui abbiamo già parlato in un precedente post  sulla nostra pagina facebook e un filmato L’idea che sia esistita una reggia con annesso villaggio dominante l’area e il bacino idrografico, nonché l’approdo fluviale dell’attuale Flumini di Quartu Sant’Elena, ci riporta ai discorsi, ripresi tante volte, sulle origini dell’antropizzazione … Leggi tutto

IL TEMPO DEI FENICI – Esegesi narrative. 2014 sullo scaraboide di Mont’e Prama, 2020 il tempo dei Fenici (4-Continua)

di Antonello Gregorini Abbiamo visto nei precedenti tre post ( 1  ;  2 ;   3 ) come la Civiltà Sarda, definita nuragica per convenzione, sia stata recentemente inquadrata in un contesto storico, geografico ed economico ben più ampio rispetto al passato. E’ interessante leggere a riguardo come, appena nel 2014, praticamente ieri, gli stessi autori si esprimessero e comunicassero una differente storiografia su temi che, di fatto, hanno a fondamento le stesse interpretazioni storico, archeologiche,. Nel libro di … Leggi tutto

IL TEMPO DEI FENICI – Quel che Stiglitz non dice e Ugas non esplicita. Due tesi a confronto da integrare. (3-Continua)

di Antonello Gregorini Abbiamo visto che l’archeologa spagnola Aubet nell’introdurre il libro “IL TEMPO DEI FENICI”, della Ilisso, apre una dimensione nuova per la visione delle rotte e dei commerci nel Mediterraneo prima dell’avvento di queste popolazioni di mercanti e navigatori. “QUADRO GENERALE DELL’ESPANSIONE FENICIA NEL MEDITERRANEO … si basa sull’esperienza acquisita dai precedenti rapporti interregionali che, in maniera irregolare e discontinua, avevano collegato alcune regioni assai lontane tra loro, che, più avanti diventeranno di particolare importanza per … Leggi tutto

IL TEMPO DEI FENICI. Stiglitz : L’ISOLA PIÙ GRANDE DEL MONDO. INCONTRI MEDITERRANEI E OLTRE. (Continua 2)

di Antonello Gregorini “Nel nuovo millennio, l’ultimo prima della nostra era (il I a.C. NdA), si impone una nuova geografia, sia rispetto a quella precedente nella quale era avvenuta la scoperta del grande mare, con I VIAGGI NURAGICI A ORIENTE e quelli micenei sino all’Atlantico, sia nella nostra percezione, finora basata sulla visione greca, egeo-centrica. Grazie ai movimenti dei Fenici per la prima volta abbiamo la piena integrazione fra i tre mediterranei, quello orientale dove hanno casa questi … Leggi tutto

IL TEMPO DEI FENICI… sulle rotte dei Sardi (1 continua)

di Antonello Gregorini Dopo il “Tempo dei Nuraghi” dell’anno scorso, la strenna natalizia del Banco di Sardegna quest’anno ci ha portato “Il Tempo dei Fenici”. Nurnet, con chi scrive, sarà felice di dedicare a questo testo una lettura critica, per un approfondimento e divulgazione per il suo pubblico, soffermando la lettura soprattutto sulla parti più pertinenti la Sardegna. Nel leggere ho provato piacere nel veder ribaltato i ‘inopinabile concetto di “Sardegna occupata dai Fenici” (Minoia 2017) e l’apparire … Leggi tutto

INTERVISTA a Ivan J Carta, la persona che ha segnalato e scoperto LA GROTTA DELLE MANI. L’emozione, le ragioni civiche della segnalazione.

di Antonello Gregorini Ciao Ivan. Ti hanno contattato i Carabinieri o la Soprintendenza, i giornalisti. Ho letto l’articolo sull’Unione Sarda. E’ chiaro che dal giornale hanno fatto una telefonata in Soprintendenza per chiedere. Per loro è d’obbligo. Lì gli avranno risposto che sono molto prudenti, giustamente. Io mi auguro che non siano graffiti fatti da qualche burlone, perché in questo caso potrebbero anche chiamarci in causa per falso ideologico. Che non è poco…   “Non mi hanno contattato … Leggi tutto

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