L’”Abbagadda” di Atzara è un nuraghe immerso nella vegetazione, nelle cui vicinanze è presente l’omonima sepoltura nuragica. Del monumento, nel lato Ovest, è ancora parzialmente visibile un breve tratto di muro tangente alla torre principale mentre, planimetricamente, è possibile osservare l’andamento del perimetro esterno. L’ingresso alla torre è architravato, con luce a sezione trapezoidale ed immette in un andito con copertura a solaio piano.
Il nuraghe “Genna ‘e Corte” di Laconi, detto anche Nuraghe Asulu per la colorazione azzurra che assumono i massi del suo interno quando colpiti da una fonte luminosa (colorazione probabilmente dovuta alla presenza di ossidi/idrossidi di ferro e manganese), è un monumento di tipo complesso, costituito da un bastione pentalobato che racchiude la torre originaria e un cortile. Il mastio, di pianta circolare (m 13 di diametro esterno), si conserva per un’altezza massima residua di oltre 12 metri. Il paramento murario è costituito da blocchi disposti a filari orizzontali.
Le foto del nuraghe Abbagadda sono di Francesca Cossu, mentre quelle del nuraghe Genna ‘e Corte sono di Lucia Corda, Manlio Rubiu e Marina Olla, Bibi Pinna e Francesca Cossu.