Nurnet e i sette vizi – l’Avarizia
di Nicola Manca Ho volutamente lasciato alla fine questo vizio, in un’idea gerarchica dove alla base si trova l’invidia, malattia endemica di una Sardegna sempre più inerme e all’apice l’avarizia, conseguenza di una deviazione dell’appartenenza alla propria terra. Rappresenta un vizio generativo, che secondo Gregorio Magno non esaurisce la sua forza nelle sensazioni della carne – come capita con gola e lussuria, ma terminando nelle percezioni dell’anima, fa nascere sette figlie: la durezza di cuore che trattiene dal … Leggi tutto
La storia infinita
di Giorgio Valdès Nel suo libro “Atlantide Sardegna”, Paolo Valente Poddighe riporta l’immagine di una placca in steatite, rinvenuta a Tharros, che ritrae gli dei Amon, Mut e Khonsu. Come sempre il reperto fu classificato egittizzante, benchè sia più probabile una sua origine egizia ed una datazione risalente alla XIX dinastia ramesside (1295 -1188 a.C.). Siamo nel periodo in cui, come sostenuto anche da Giovanni Ugas, gli “Shardana erano un popolo egemone nel Mediterraneo occidentale, nel quale esercitano … Leggi tutto
Barisardo e le sue antiche memorie
di Giorgio Valdès Il nome Bari Sardo risale al 1862, quando Vittorio Emanuele II, con Regio decreto numero 825 affiancò Sardo a Barì per evitare confusioni con il capoluogo pugliese. Sul sito Barisardo. net si legge in particolare che: “La più antica testimonianza della presenza umana nel territorio bariese risale, per ora, al Neo Eneolitico (menhir; domus de janas); ben più consistente e di rilievo si presenta il periodo nuragico (dal 1500 al 500 a.C.) attestato da quattordici … Leggi tutto
Il sentiero delle rimembranze al nuraghe Appiu
Continua. Terza Di Antonello Gregorini Villanova è una delle regioni della Sardegna in cui il paesaggio, ancora oggi, si mostra così come doveva mostrarsi all’abitante dei villaggi nuragici. L’area del nuraghe Appiu in questo non difetta di certo perché, se escludiamo il centro servizi di pertinenza, tutto appare come mamma natura l’ha fatto. Lo stesso edificato recente è realizzato in pietra (con le pietre del villaggio dicono i maligni) e con forme sinuose, riprendendo il disegno, anche … Leggi tutto
Il nuraghe Appiu e il fantastico circostante
di Antonello Gregorini Nella giornata di ieri, dal soggiorno sassarese, ho raggiunto il nuraghe Appiu. Per un profano non è per niente facile trovare il sito e le informazioni turistiche, reperibili nella stessa Alghero, sono pressoché inesistenti. Questo è un vero peccato, una palese rinuncia all’utilizzo di risorse, dal momento che la zona archeologica dell’Appiu e tutta la natura, il paesaggio a esso circostante, può ben dirsi unico e meritevole di una visita, anche avente anche quell’unica destinazione. Il … Leggi tutto
Il nuraghe Appiu e il villaggio
di Antonello Gregorini L’area archeologica dell’Appiu sembra offrire tutto ciò che era necessario ad una nutrita comunità di cacciatori, raccoglitori del bronzo medio sardo. I pascoli per il bestiame, eventualmente posseduto; un laghetto invernale naturale, che offriva facile possibilità di reperimento dell’acqua anche nei mesi estivi; biomasse per le quotidiane attività in grande abbondanza;; il mare nelle vicinanze relative, con una irta discesa da compiere nella falesia basaltica. Così infatti qualche centinaio di persone vi si stabilì per … Leggi tutto
Nurnet e i sette vizi – la Superbia
di Nicola Manca La superbia rappresenta il peccato capitale che meno si avvicina a Nurnet. Scriverne partendo dalla definizione non può che dar – ancora una volta – un senso di chiarezza della missione della Fondazione e dei rapporti di cooperazione che vuole instaurare a livello regionale. La superbia è il vizio dell’io che cerca un’ascesa repentina nei confronti degli altri: questi devono riconoscere la superiorità indiscutibile – e conseguentemente il loro livello subordinato – del superbo. Viene … Leggi tutto
Nuraghi per far ghiaia delle strade
Di Antonello Gregorini (nella foto di copertina Sa Omu Eccia, Uras Mi raccontava un’anziano impresario, appaltatore di opere di ingegneria civile, che ai suoi tempi le strade sarde venivano pagate a sviluppo lineare per la ricarica della ghiaia sulla massicciata. Un suo importante collega, dal nome ben noto, acquistò un piccolo frantoio mobile per poter far cava "di filiera corta", nel senso che prelevava le grandi rocce esistenti lungo il tracciato o nelle immediate vicinanze. L’industria era pertanto … Leggi tutto
Da Su Romanzesu di Bitti a Funtana Sansa di Bonorva
di Giorgio Valdès L’esaustiva recensione del Villaggio Santuario di Romanzesu a Bitti, fatta da Maria Ausilia Fadda e Fernando Posi, è stata pubblicata in un volume della collana “Sardegna Archeologica” di Carlo Delfino, da cui ho tratto alcuni brani particolarmente interessanti: “Su un vasto altopiano granitico battuto dai venti, a 800 m.s.l.m., in un territorio pascolativo interrotto da boschi di sughere si conservano i resti del santuario nuragico Romanzesu. Il sito dista 18 km da Bitti e si … Leggi tutto
Tartesso, ma dove sei ?
di Giorgio Valdès Parliamo un po’ di Tartesso, la città (o territorio) dei metalli citata per ben ventun volte dalla Bibbia. E’ opinione generale che essa si trovasse in prossimità di Cadice, per quanto non sia mai stato rinvenuto alcun indizio a conferma di questa ipotesi. Personalmente ritengo che il territorio tartessico fosse saldamente posizionato in Sardegna, ma per non apparire di parte mi rifaccio alle considerazioni di uno strenuo e qualificato sostenitore della Tartesso iberica, il professor … Leggi tutto