Il nuraghe Sisini, a Senorbì

Il nuraghe Sisini è ubicato in prossimità dell’omonima frazione di Senorbì. Il glottologo Salvatore Dedola fa derivare il suo nome da She Sinay, “quello del Sinai”, antico titolo divino di Yahwé, e che altri associano al dio sumerico lunare Sin. Il monumento può sicuramente considerarsi un “unicum” nel panorama del megalitismo isolano, specie per il suo originale profilo planimetrico. Una delle tante testimonianze dei tempi passati che è sinora sopravvissuta, in dignitosa solitudine, al disinteresse degli uomini, ergendosi … Leggi tutto

Il rito dell’incubazione

Raffaele Pettazzoni (1883-1959), massimo storico italiano delle religioni, citando Aristotele e altri autori classici, richiama una leggenda protosarda dove si “narrava che in Sardegna eran vissuti una volta dei capi potenti ed i illustri (Heraclidi) e, dopo morte, i loro corpi si erano conservati intatti, e ancora offrivano sembianze di dormienti piuttosto che di trapassati. Dietro questa leggenda noi trovammo il rito sardo dell’incubazione presso i sepolcri degli eroi aviti, ossia presso le Tombe dei Giganti. Quelli, dei … Leggi tutto

Il nuraghe Genna ‘e Corte o Nuraghe Asulu di Laconi

Il “Genna ‘e Corte” di Laconi è un nuraghe complesso composto da una torre che conserva attualmente un’altezza di circa 12 metri e da un bastione pentalobato. Il monumento non sfuggì all’obiettivo del padre domenicano inglese Peter Paul Mackey (1851/1935), a cui si deve la foto in bianco e nero tratta dal volume “Immagini dal passato”, curato da Patricia Olivo per le edizioni Delfino. E non è nemmeno sfuggito, in tempi relativamente recenti, agli scatti di Lucia Corda, … Leggi tutto

Il nuraghe Cuccurada di Mogoro

Il nuraghe Cuccurada, di Mogoro, è un “polilobato, con quattro torri angolari collegate da mura rettilinee che racchiudono un cortile dove si trova anche la torre centrale, detta mastio, e può essere datato al primo periodo nuragico (1600 a.C. circa). Ma come si è scoperto durante gli ultimi scavi l’origine dell’insediamento è probabilmente da collocare in età prenuragica, ad opera di popolazioni inquadrabili nella cosiddetta Cultura di Monte Claro (fine III millennio a.C.-inizio del II), come dimostrano i … Leggi tutto

La Reggia nuragica di Santu Antine a Torralba

“Si tratta della più bella e certo di una delle più grandiose tra le costruzioni preistoriche note come ‘nuraghi’; parola molto antica, anteriore allo stesso arrivo dei Fenici, con la quale all’incirca venivano chiamati questi monumenti dallo stesso popolo che li eresse, come torri e castelli, a dominio e difesa della Sardegna da circa il 1500 a circa il 500 a.C. A questo popolo isolano, del quale non conosciamo il nome, si deve pertanto quella che viene appunto … Leggi tutto

L’allevamento in età nuragica

“La pratica dell’allevamento, oltre che l’attività venatoria, consentiva di procacciare in abbondanza miele, latte e formaggi, uova, carne fresca e da insaccare e salare, grasso, oltre che lana, corno, osso, pelle, cuoio, setole, piume e penne. Le analisi sui resti di paleofauna degli scavi non consentono ancora di valutare pienamente le percentuali pro capite dei consumi in rapporto ai luoghi e ai periodi dell’età nuragica. I resti ossei del protonuraghe Bruncu Madugui di Gesturi indicano per i tempi … Leggi tutto

Il guerriero di Teti

  “Specialmente notevoli, fra le testimonianze del sovrumano, sono le figurine dei soldati, con quattro occhi e con quattro braccia, due stocchi ritmati da pugnaletti in due copie; provengono tutte e soltanto dai recessi montani di Abini-Teti (Nuoro). Ritenute divinità della guerra, o esseri demoniaci, o mortali a cui si sarebbe acuita la forza della vista e delle braccia per effetto del giudizio ordalico delle acque, riferito dagli antichi per la Sardegna, le statuine potrebbero essere anche, e … Leggi tutto

Genuri e il nuraghe San Marco

Le foto aeree del nuraghe San Marco di Genuri, ubicato nella periferia del centro abitato in prossimità dell’omonima chiesa, lasciano intuire la dimensione di questo straordinario monumento. E’ uno dei tantissimi nuraghi disseminati lungo l’intera nostra regione, che meriterebbero d’essere portati alla luce per essere adeguatamente indagati e valorizzati. Esempio significativo dell’enorme patrimonio archeologico, per la maggior parte inespresso, che la Sardegna ha ereditato dalla sua storia infinita. Qui di seguito si riporta la descrizione del nuraghe riportata … Leggi tutto

Il nuraghe Aspru, a Benetutti

Il nuraghe “Aspru” di Benetutti negli scatti di Bruno Sini e Francesca Cossu. In merito al significato del suo nome, il linguista Salvatore Dedola ritiene si tratti di un’italianizzazione e derivi <<dal babilonese “arbu” che ha dato moltissimi termini sardi in “arbu” o “albo” (vedi lemmi che in genere indicano montagne giurassiche ma anche paesi come “Torralba” o nuraghi poderosi come il “Nuraghe Alvo” nel “Supramonte” di Baunei). A sua volta il sardo “arbu” significa “area inutilizzata dall’agricoltura, … Leggi tutto

Il nuraghe Orgono a Ghilarza

“A Ghilarza ancora oggi è possibile imbattersi nella storia, passeggiando semplicemente per le vie di comunicazione cittadine: uno dei monumenti che è possibile incontrare è il Nuraghe Orgono, un monumento megalitico che risale all’età del bronzo e rappresenta la chiara evoluzione della tipologia di nuraghe a corridoio (tipica dell’epoca prenuragica) a quella a ogiva. Rimaneggiato nel corso del tempo per trasformarlo da un nuraghe monotorre a un nuraghe con più torri strutturali (oggi un unicum), il nuraghe Orgono di Ghilarza si presenta dalla tipica forma allungata, ovoidale, … Leggi tutto

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