LA LEGGE SULLA STORIA NELLE SCUOLE, VERTENZA COMPLESSA PER CUI CHIEDIAMO AIUTO AL PUBBLICO

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di Antonello Gregorini   Cari Amici di Nurnet, probabilmente qualcuno di voi ha letto l’impegno che Nurnet, ha preso con molti suoi lettori riguardo la possibilità di avvio di una campagna di raccolta firme su una LEGGE POPOLARE riguardante l’obbligo di insegnamento della storia della Sardegna nelle scuole primarie sino alla terza media. http://www.nurnet.it/it/1447/Evoluzione_Nurnet,_la_storia_sarda_nelle_scuole..html La cosa non è così semplice come inizialmente pensavo e per cui mi ero relativamente illuso. Esiste una proposta di legge, la numero 36/2014, in Consiglio regionale, elaborata da Modesto Fenu e firmata da una pattuglia di consiglieri dell’opposizione  http://consiglio.regione.sardegna.it/XVLegislatura/Disegni%20e%20proposte%20di%20legge/PL036.asp.  Questa è una legge mutuata totalmente dalla regione Sicilia dove nel 2011 approvarono una legge http://dirittiregionali.org/2011/06/30/legge-regionale-siciliana-n-9-del-31-maggio-2011-il-patrimonio-culturale-siciliano-e-insegnamento-obbligatorio-nelle-scuole-della-regione/,  generica e sviluppata in quattro semplici articoli che, sostanzialmente, a costo zero, utilizzando gli spazi di autonomia già previsti dall’ordinamento attuale, nell’ambito della quota regionale riservata dalla legge e nel rispetto dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, prevede l’insegnamento della letteratura, lingua e storia della Sicilia.   La maggioranza in consiglio regionale Sardegna, firmatario Zedda, Rossomori, ha presentato, nelle scorse settimane, una proposta di legge per l’insegnamento generico della lingua sarda che, qualche giorno fa, è stata inserita nell’ordine del giorno della Commissione Cultura. Questa legge da alcuni è percepita come risolutiva anche del problema insegnamento della storia, in realtà così non sembra. Quindi: la presenza di queste due leggi rende debolissima la proposta Nurnet che se anche partisse sarebbe comunque sempre e comunque strumentalizzata e di supporto agli ambienti e agli umori della politica. Chiunque potrebbe facilmente dire: perché raccogliete le firme se una proposta c’è già?! Considerazioni: sia la prima che la seconda legge sono a mio avviso male impostate perché troppo generiche e perché mettere lingua e storia insieme indebolisce la possibilità di approvare una legge che riguardi la sola storia. Io mi sento arenato e mi rendo conto che Nurnet in questo stato di cose può fare ben poco. Però ciò mi indispone perché ciò che sta avvenendo è a mio avviso dannoso in generale e non viene trattato con la determinazione e l’attenzione che invece meriterebbero. Che fare allora? Chiedo a voi … Proposta 1 – Noi, tutti Noi,  siamo capaci di elaborare proposte migliorative di quanto già sul tavolo. Ne sono certo. Occorre fare un lavoro di studio: raccogliere ciò che c’é; analizzarlo; sintetizzarlo; espanderlo con le nostre idee; risentetizzarlo in una bozza di li proposta; pubblicarlo su Nurnet; discuterlo con il nostro popolo e tirare fuori una nuova proposta più elaborata. A questo punto la si porterebbe nei palazzi per chiedere se la vogliano. Ci diranno … Tenetevela la proposta di legge Nurnet, che il Consiglio è sovrano e noi siamo pagati per fare questo! In sintesi questo significa fare attività di lobbing con la maggioranza,  Proposta 2 – … dite Voi

Proposta 3 – … idem c.s.