Il nuraghe Voes di Nule

“…In un grande nuraghe, come quello in questione, il piano superiore con le possibili finestre era, probabilmente, la parte residenziale dell’edificio. La maggiore sicurezza del piano superiore rispecchia il carattere di fortezza della costruzione. Il piano terra era, verosimilmente, occupato da sentinelle, servi ed altri uomini. Lì, presumibilmente, vi erano anche ripostigli per le esigenze del nucleo abitativo e magazzini che potrebbero corrispondere alle tre camere a tholos, ognuna all’interno dei tre angoli a bastione dell’edificio. La camera … Leggi tutto

Il nuraghe Lugherras a Paulilatino

<< Il nuraghe Lugherras fu tra i primi nuraghi indagati dal Soprintendente Antonio Taramelli e dal suo assistente Filippo Nissardi agli inizi del XX secolo. Dopo la pionieristica esplorazione del nuraghe Losa di Abbasanta, condotta dallo stesso Nissardi nel 1898, e dopo lo scavo del nuraghe Palmavera nel 1905, il ritorno della prima pattuglia di archeologi organizzati sugli altipiani basaltici centro-occidentali della Sardegna nel 1906 fu imposto non solo dalla straordinaria ricchezza e varietà del patrimonio archeologico che … Leggi tutto

Il protonuraghe Seneghe a Suni

Da “Sardegna Archeologica, Ricerche archeologiche nel Margine Planargia”, a cura di Alberto Moravetti per le edizioni Delfino, è tratto questo brano descrittivo del protonuraghe Seneghe a Suni: “Di forma ellittica (m 16,50×15,20), irregolare, la poderosa costruzione è attraversata in senso longitudinale da un corridoio passante con ingressi contrapposti e marginato in entrambe le pareti da ampie aperture che portano a nicchioni o al vano-scala che conduce sul piano superiore…Allo stato attuale riesce difficile definire gli spazi del piano … Leggi tutto

Il concio “a dentelli” nelle tombe di giganti

“ In un gruppo abbastanza significativo di tombe, ugualmente diffuse nel Centro-Nord (tombe di Iloi, Sedilo-OR; Seleni, Lanusei – Nu; etc.), in luogo della stele centinata, la facciata presentava una fronte a filari di pietre, coronata da una particolare pietra trapezoidale (il c.d. “concio a dentelli”), con tre incavi (o anche tre fori) nei quali venivano incassati tre piccoli betili di pietra, forse a simboleggiare una terna di divinità, oppure un principio divino iterato secondo un numero carico … Leggi tutto

Il villaggio di Presethu Tortu a Orgosolo

Il villaggio di Presethu Tortu è scomparso, restituendo alla natura una miriade di sassi, ma i due nuraghi, discosti l’un l’altro solo 800 m, sono bene in piedi e ancora leggibili. Non erano altro che una dimora fortificata del “re” locale (a Mereu) e un grande altare-santuario inglobato in un’ampia corte rettangolare (a Gorropu). Su queste balze si ripresentano le stesse funzioni del santuario nuragico di Serri e dell’antichissimo sito nuragico di Santu Bantine di Sedilo, “Mecca” aperta ai pellegrini di … Leggi tutto

Il culto delle acque – San Basilio

La presenza di due pozzi sacri tra loro distanti circa 150 metri, siti a San Basilio, località Bau Crabas (guado delle capre), lascia supporre l’esistenza, in periodo nuragico, di una vasta area sacra precipuamente dedicata al culto delle acque. Le foto allegate (rispettivamente di Bibi Pinna, Andrea Mura-Nuragando Sardegna, Alessandro Pilia, Lucia Corda e Lorenzo Muntoni)  richiamano inoltre un brano del libro “la Religione Primitiva in Sardegna” dove l’autore, Raffaele Pettazzoni (1883-1959), massimo storico delle religioni, a proposito … Leggi tutto

Taramelli e i nuraghi

“Lo studioso che rivolge il suo pensiero all’isola di Sardegna ha subito dinnanzi alla sua mente la tipica costruzione millenaria dell’isola, il nuraghe, l’edificio megalitico che è per così dire il simbolo della nobile terra del Tirreno e che ne forma il più caratteristico monumento. Da molti lustri la disamina dei dotti e degli amatori si è rivolta a questi monumenti, indagandone la forma, la disposizione, la postura, discutendo, spesso in forma accademica e con spirito forense, sulla … Leggi tutto

Nuraghe Coa ‘e Serra e petroglifo presso Grutta is Janas – Baunei

Il petroglifo, unico nel suo genere, è antistante la così detta “Grutta is Janas” che sovrasta la parte alta del centro abitato di Baunei. Si tratta di una raffigurazione costituita da un totale di 18 canalette poco profonde che si diramano da una conca principale profonda alcuni centimetri, per congiungersi a varie coppelle terminali disposte senza apparente criterio. Le foto del petroglifo antistante “Sa Grutta is Janas” sono di Bibi Pinna, Giovanni Sotgiu e Nuraviganne .

Nuraghe Asoru o Basoru – San Vito

Il nuraghe Asoru o Basoru di San Vito, è situato in una conca valliva circondata da alture digradanti verso il mare di Colostri, a quota 32 m s.l.m. L’edificio è costituito da un mastio al quale fu aggiunto, in tempi successivi, un bastione trilobato ad andamento concavo-convesso che racchiudeva un piccolo cortile. L’insieme misura m 24 sull’asse N-S e 16 su quello O-E. Il mastio, di pianta circolare, si conserva per un’altezza massima residua di circa 10 m. … Leggi tutto

Diana e Orcu secondo Ugas

Secondo Giovanni Ugas nel mondo degli inferi la dea lunare Diana (in ambito etnografico “Giana”), che nella tradizione etnografica sarda accoglieva i defunti, “doveva avvalersi della collaborazione di un personaggio identificabile con una divinità maschile a sua volta assimilata con l’Orkos greco-latino (sardo Orcu) che finì per sostituirla in ambito nuragico. Diana è infatti legata alle tombe ipogeiche prenuragiche, mentre Orcu, equiparabile all’etrusco Fersu-Perseus e ad Hermes dattilo e psicopompo, appare spesso connesso con tombe di giganti nuragiche; … Leggi tutto

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