Bonorva e la storia infinita

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di Giorgio Valdès Nulla accade per caso e per capire il motivo che aveva portato i nostri antichi padri a insediarsi stabilmente in questo territorio ha indotto noi di Nurnet a raggiungere Bonorva e a visitare la tenuta Mariani. Mentre osservo il torrente che le recenti piogge hanno reso quasi “impetuoso”, ripenso a quelle spirali, simbolo del ciclo della vita, che ho appena osservato all’ingresso di una “domus” di Sa Pala Larga, e immagino che un tempo, chi le aveva incise con tanta cura, racchiudesse dentro di sé il desiderio di trascorrere una lunga e serena esistenza in questi luoghi fantastici. Credo anche che l’amico Antonello Porcu, realizzando il suo delizioso agriturismo in mezzo alla natura, abbia perfettamente compreso le ragioni di una scelta di vita iniziata più di cinquemila anni fa, e abbia anzi ereditato lo spirito di quelle antiche genti. E’ impossibile descrivere il silenzio, la percezione dello spazio sterminato, i colori e i profumi del bosco e la sensazione di libertà che si provano percorrendo i sentieri che congiungono le tappe della nostra identità, come la necropoli di S.Andrea Priu e quella di Sa Pala Larga. Il nostro accompagnatore ci fa notare un’aquila che volteggia nel cielo e mi domando in quale altro luogo, se non in questo, il raro rapace avrebbe mai potuto trovare il suo habitat naturale. Ma è Bonorva e l’intero territorio che la circonda a rappresentare un unicum, sia sotto l’aspetto ambientale, sia per le sue innumerevoli testimonianze archeologiche, straordinario patrimonio ereditato da una storia infinita.