La storia dei rinvenimenti della necropoli di Sa Pala Larga.

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Liberamente estratto da ""Una nuova tomba dipinta della necropoli di Sa Pala Larga (Bonorva)"" di Luisanna Usai, Francesco Sartor, Andreina Costanzi Cobau. Rilievo di C. Parolini

Rivista Erentzias, n.1 2011 Sassari Carlo Delfino Editore ^ La tomba n. 7 della necropoli di Sa Pala Larga è stata scoperta e scavata tra il settembre 2008 e l’aprile 2009 durante una campagna di scavi, finanziata con fondi regionali gestiti dal Comune di Bonorva. Lo scavo, sotto la direzione dell’archeologa Luisanna Usai, è stato seguito da Francesco Sartor con la preziosa collaborazione della Dr.ssa Cecilia Parolini che ha eseguito la complessa documentazione grafica. Le tombe rientrano nella più ampia «Tenuta Mariani», un’ampia proprietà acquisita dal Comune di Bonorva..

Gli scavi avevano come obiettivo l’estensione delle ricerche già iniziate nel 1996 nell’area, che avevano portato, allora, alla scoperta di cinque tombe. Le tombe della necropoli di Sa Pala Larga si trovano in un’area di forte concentrazione d’ipogei neolitici. Sono note, infatti, finora nel territorio di Bonorva ed, in particolare, nella zona collinare ad E della fertile piana di Santa Lucia, quasi un centinaio di domus de janas. Sono note in letteratura, seppuremai pubblicate in dettaglio, le necropoli di Monte Donna, Monte Cannas, Furria Cuguttu, Scala Accalzos, Mariani, Sa Pala Larga, San Lorenzo, Sant’Andrea Priu, Cadreas, Funtana Tutturche, Funtana Elighe, Funtana Su Cannisone, Abialzu, Zuffinu, Fruiles, Puttos de Inza e Monte Abile. Le necropoli del territorio di Bonorva sono state scavate lungo i costoni e negli affioramenti di ignimbriti rossastre di facile erosione, il che comporta problemi di conservazione e salvaguardia. Gli ipogei testimoniano la capillare presenza, nell’area più fertile del territorio, di popolose comunità agricole neo-eneolitiche, anche se mancano quasi totalmente le emergenze degli abitati di riferimento, come del resto in gran parte della Sardegna settentrionale; il sito di Ferulosu8 con strutture abitative di pianta rettilinea e circolare, individuato con la ricognizione del 2008, costituisce una rara eccezione. La scoperta della tomba 7 conferma l’importanza della necropoli di Sa Pala Larga già evidenziata con lo scavo condotto negli anni novanta del secolo scorso. Il quell’occasione furono, tra le altre, scavate: – una tomba (domus 3) con pilastro decorato su un lato a bassorilievo e incisione. La ricca decorazione è costituita da una protome taurina in rilievo dalla quale si diparte una fascia, ugualmente in rilievo che divide longitudinalmente la superficie; da questa fascia partono quattro spirali. Altre quattro grandi spirali sono disposte simmetricamente e parallele ai lati del motivo centrale. La decorazione è realizzata a bassorilievo ed incisione, ma all’interno della domus sono rilevabili ampie tracce di colore il che fa supporre che anche questa, come la tomba 7, fosse dipinta in rosso; – un ipogeo (domus 1) con tetto a capanna e pilastro centrale; il soffitto è a doppio spiovente con travi in rilievo. I motivi decorativi sono costituiti da fasce in rilievo e corna sovrapposte, triangoli incisi, due spirali e fascia di triangoli a bassorilievo. Sul pilastro centrale sono scolpite due protomi taurine, su due facce contigue, unite da una fascia che schematizza le corna. L’ipogeo conserva in molti tratti la pittura ottenuta con l’ocra.

Come si vedrà la tomba n. 7 ripete i motivi delle tombe scavate in precedenza, raggruppandoli tutti in un unico ipogeo, con una valenza simbolica ed una perizia esecutiva assolutamente eccezionali.