SARDI, avari di memoria

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 di Antonello Gregorini

Quanto noi Sardi siamo poco generosi nel rammentare e dare dignità alla nostra civiltà nuragica lo possiamo capire facendo una semplice ricerca in internet. Cerchiamo in Google via, piazza o altro seguito dal termine NURAGHE per scoprire che solo Tresnuraghes ha intitolato una via al monumento architettonico in quanto tale. Olmedo; Dorgali; Nurachi; Porto Rotondo (sigh) e Nurachi hanno invece intitolato delle vie a nuraghi specifici quali l’Arvu, il Mannu; sa Femina. Sant’Anna Arresi, avendo un nuraghe in piano centro paese ha chiamato la sua piazza principale "piazza del nuraghe" (immagine in copertina). Finito! Per quanto strano possa sembrare la lista termina qui. Ma se anche fossero due, tre, o quattro decine, le piazze e le vie con questo nome, sarebbero sempre poche in rapporto al significato storico e culturale e a ciò che per noi Sardi deve rappresentare questa costruzione. La Civiltà Nuragica, invece è completamente assente. Purtroppo questo concetto è assente non solo nella toponomastica ma anche nella cultura, tant’è che alcuni nel commentare su questo sito hanno scritto che di "civiltà nuragica" non si può parlare.

Perché è assente? Storici e antropologi, politici e professori, potrebbero scrivere libri su questo.

Ciò che per noi è significativo, in questa virtuale e auspicata PIAZZA DELLA CIVILTA’ NURAGICA, è che Il risultato della ricerca avvalora e offre spunto ulteriore per continuare nella nostra campagna mediatica, alla quale contiamo che anche voi continuate a contribuire in vicinanza