VIAGGIO NEL MONDO DEI MORTI: TRASFORMAZIONI RITUALI DI PERSONE

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OGGETTI E GROTTE NELLA PREISTORIA DELLA SARDEGNA CENTRALE

Il Progetto ‘Journeys to the underworld: ritual transformations of persons, objects and caves in prehistoric Central Sardinia’ è iniziato nel 2009 con lo scopo di approfondire la comprensione della vita culturale delle grotte – in particolare di quelle rituali preistoriche – in Sardegna e nel Mediterraneo Centrale, con particolare riferimento ai temi dell’archeologia del paesaggio, delle pratiche rituali e della memoria. La prima parte del progetto si è svolta nel territorio di Seulo ed ha interessato lo scavo e lo studio di 4 grotte rituali. Il progetto è caratterizzato da tre principali temi di ricerca: (1) Le diversità naturali tra le grotte del territorio di Seulo e la loro diversità d’uso da parte dell’uomo dalla preistoria sino ai nostri giorni. (2) Le modalità di selezione di alcune di queste grotte dal Neolitico all’Età del Bronzo e la loro trasformazione in luoghi sacri dai differenti riti di passaggio che vi venivano praticati. (3) Lo studio delle attività associate con le grotte e la loro connessione (o separazione) dalle attività di vita quotidiana delle genti preistoriche che abitavano il territorio, nello spazio e nel tempo.

Il Progetto è diretto dal Prof. Robin Skeates, docente di Preistoria del Mediterraneo Centrale presso il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Durham (UK) e Editore Generale dell’European Journal of Archaeology ed è co-diretto dalla Dott.ssa Giusi Gradoli, geologa e archeologa sarda, che svolge Dottorato di ricerca in ‘Tecnologia delle Ceramiche Preistoriche’ presso il Dipartimento di Archeologia e Storia Antica dell’Università di Leicester (UK). Fanno parte dell’equipe di ricerca la Dr Jessica Beckett, antropologa fisica e specialista in archeo-osteologia e tafonomia di siti di sepoltura complessi; il Dr Kim Vickers, libero professionista e specialista in archeo-osteologia animale; la Dr Charlotte O’Brien, Paleo-Ecologista e responsabile dei Laboratori Ambientali dell’Università di Durham; il Dr Wolfgang Haak e la Dr Clio Des Sarkissian del Centro Australiano per il DNA antico dell’Università di Adelaide (Australia); il Dr Terence Meaden, esperto di Archeologia del Paesaggio e tutor al ‘Continuing Education Department’ dell’Università di Oxford (UK), tecnici di laboratorio, disegnatore e fotografo dell’Università di Durham. Il Progetto è finanziato dall’Università di Durham, dalla British Academy di Londra, dalla Prehistoric Society, e dalla Fondazione Banco di Sardegna.

Approfondimenti: www.dur.ac.uk/archaeology/staff/?id=165 http://www2.le.ac.uk/departments/archaeology Gradoli M. G., Delogu G. e Dimitriadis G. 2006. Il binomio uomo-territorio nella Barbagia di Seulo (Sardegna centrale): prime segnalazioni di pitture parietali e incisioni in grotte carsiche. Atti del XVI Convegno degli Antropologi Italiani, Sezione Spazi Antropologici Mediterranei, Dal Passato al Presente. A cura di Antonio Guerci, Stefania Consigliere e Simone Castagno. Edicolors Publishing, Milano.

Gradoli M. G. and Meaden G. T. 2012. Sacred sites and Symbolism in the Neolithic Landcsape of Barbagia di Seulo, Central Sardinia. In G. T. Meaden (Editor), Archaeology of Mother Earth Sites and Sactuaries through the Ages. British Archaeological Reports International Series 2389, Oxford, pp 31-39.

Gradoli M. G. and Meaden G. T. 2012. Neolithic Art and Artefacts in Caves near Seulo in Central Sardinia: Grutta I de Longu Fresu. In G. T. Meaden (Editor), Archaeology of Mother Earth Sites and Sactuaries through the Ages. British Archaeological Reports International Series 2389, Oxford, pp 41-48.

Gradoli M. G. and Meaden G. T. 2012. Prehistoric Occupation and use of a Cave near Seulo in Central Sardinia: the Oveal Room at Is Janas. In G. T. Meaden (Editor), Archaeology of Mother Earth Sites and Sactuaries through the Ages. British Archaeological Reports International Series 2389, Oxford, pp. 49-55.

Gradoli M. G. and Meaden G. T. 2012. Discovery and Exploratory Research of Prehistoric Sites in Caves and Rockshelters in the Barbagia di Seulo, Central Sardinia. In Knut Andreas Bergsvik and Robin Skeates (Editors), Caves in Context. The Cultural Significance of Caves and Rockshelters in Europe. Capitolo 13, pp. 188-198.

Skeates, R. 2012. Caves in Need of Context: Prehistoric Sardinia. In Knut Andreas Bergsvik and Robin Skeates (Editors), Caves in Context. The Cultural Significance of Caves and Rockshelters in Europe. Capitolo 13, pp. 166-187.

PRIMA PARTE: L’ESPLORAZIONE DELLE GROTTE IN BARBAGIA (2005-2007). I reperti mostrati sono custoditi presso la sede della Soprintendenza Archeologica per le Province di Sassari e Nuoro.

Giusi Gradoli durante l’esplorazione di una delle grotte della Barbagia. Foto tratta da Gradoli M.G. e Meaden G. T. 2012, figura 1, pagina 50. La foto è stata scattata da Giuseppe Farci.

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Grotta is Janas: la stanza ovale con i focolari del Neolitico finale durante le prime esplorazioni. Foto di proprietà di M. G. Gradoli. La foto è stata scattata da Giuseppe Farci.

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Industria litica rinvenuta in superficie. Stanza ovale. Foto tratta da Gradoli M.G. e Meaden G. T. 2012, figura 7, pagina 53. La foto è stata scattata da Giuseppe Farci.

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Dettaglio di un focolare con ceramica ‘Bonu Ighinu’ (Neolitico Medio) e residui di pasto. Foto tratta da Gradoli M.G. e Meaden G. T. 2012, figura 6, pagina 52. La foto è stata scattata da Giuseppe Farci. Oggi questo focolare non esiste più perché distrutto da ‘scavi clandestini’. ———

Dettaglio delle ceramiche di Bonu Ighinu rinvenute nel focolare precedente. Si noti la decorazione a triangoli con incisioni puntiformi. Foto di proprietà di M. G. Gradoli. La foto è stata scattata da Robin Skeates.

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Punta in osso, perfettamente lavorata rinvenuta in prossimità del focolare. Foto di proprietà di M. G. Gradoli. La foto è stata scattata da Robin Skeates.

Lama in calcedonio spezzata alla base. Cultura di Ozieri, Neolitico Finale. Si notano, nella parte inferiore sinistra tracce d’uso. Foto di proprietà di M. G. Gradoli. La foto è stata scattata da Robin Skeates.

Dettaglio di altri due focolari con resti di pasto (terza foto sulla destra e conchiglia marina con tracce di ocra rossa). Foto tratta da Gradoli M.G. e Meaden G. T. 2012, figura 5, pagina 52. Le foto sono state scattate da Giuseppe Farci.

Comparazione eseguita da Giuseppe Farci tra gli utensili rinvenuti nel sito e le decorazioni a impressione delle ceramiche. Foto tratta da Gradoli M.G. e Meaden G. T. 2012, figura 9, pagina 55. La foto è stata scattata da Giuseppe Farci. La punta in osso ha impresso i punti dei due pezzi di ceramica mostrati dalle frecce rosse. La parte inferiore spezzata della stessa punta è stata usata per le impressioni indicate dalla freccia gialla, mentre la punta in ossidiana ha inciso la decorazione della ceramica indicata dalla freccia blu.