di Giusi Gradoli
Per questa piccola grotta, non segnalata nel catasto ufficiale, abbiamo scelto il nome del proprietario del terreno, Tziu Giovanni. Durante un primo sopralluogo, in prossimità dell’apertura un cranio di donna e la calotta di un cranio maschile sono stati rinvenuti in prossimità di una nicchia laterale, coperti da foglie secche. Sono stati subito raccolti e consegnati alla Soprintendenza Archeologica. All’interno del cunicolo altri tre crani giacevano in posizione primaria (Figura 1).
Figura 1. I tre crani all’interno della nicchia. Foto Giusi Gradoli.
Durante il Progetto Internazionale ‘Materialità della Morte e Ciclicità della Vita’ abbiamo scavato la grotta sotto la direzione scientifica di Alexandra Figueiredo, docente di Preistoria all’Università Politecnico di Tomar (Portogallo). Hanno partecipato Rosalba Floris del Dipartimento di Biologia Sperimentale – sezione Antropologia Fisica dell’Università di Cagliari, Giusi Gradoli, Claudio Monteiro, 2 studenti dell’Università di Tomar e Pia Orrù, allora assessore comunale, da noi promossa ‘archeologa’ sul campo. Tziu Giovanni e l’amico ‘Serena’ ci hanno fornito molti dati importanti sul territorio incoraggiandoci, con il loro grande entusiasmo, a portare avanti il progetto, presentato poi nel settembre successivo al Convegno Mondiale di Archeologia di Floreanapolis in Brasile.
TUTTI I MATERIALI QUI’ MOSTRATI SONO CUSTODITI PRESSO LA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA.
Foto 2. Il recupero dei crani dalla stretta apertura. Foto Alexandra Figueiredo. Foto di proprietà di Giusi Gradoli.
Foto 3. Il cranio scavato dalla sua posizione di giacitura e pronto per essere recuperato. Foto Alexandra Figureido. Foto di proprietà di Giusi Gradoli.
Foto 4. Il recupero del cranio. Foto Claudio Monteiro. Foto di proprietà di Giusi Gradoli.
Foto 5. I crani ripuliti. La donna al centro, dell’età di circa 20 anni, ha subito una trapanazione cranica quando era ancora in vita. I due uomini hanno, rispettivamente 35 e 30 anni. Foto Alexandra Figureido. Foto di proprietà di Giusi Gradoli.
Foto 6. L’assessore comunale durante il recupero di uno dei crani.
Foto Alexandra Figureido. Foto di proprietà di Giusi Gradoli.
Abbiamo poi scavato il pavimento della grotta, di fronte alla nicchia con i tre crani. Lo scavo ha restituito 9 sepolture di un unico nucleo familiare in giacitura primaria: erano presenti uomini, donne e due bambini dell’età di 4 e 1 anno; ceramiche, utensili in ossidiana e selce, vaghi di collana e pendenti in osso lavorato.
Foto 7. Lavori di rimozione dello strato superficiale disturbato. Foto Alexandra Figureido. Foto di proprietà di Giusi Gradoli.
Foto 8. Lo scavo della sepoltura. Foto Alexandra Figureido. Foto di proprietà di Giusi Gradoli.
Foto 9. Vaghi di collana in conchiglia. Foto 10. La collana con i pendenti in osso animale lavorato. Foto Alexandra Figureido. Foto di proprietà di Giusi Gradoli.
Foto 11. Lama in ossidiana. Foto Alexandra Figureido. Foto di proprietà di Giusi Gradoli.
Foto 12 – 13. Parte delle ossa umane scavate. Foto Rosalba Floris.
Foto 14. Planimetria della grotta con la posizione dei reperti scavati. Elaborazione Alexandra Figureido.
Foto 15. Il team di scavo.
Foto 16. Zio Giovanni durante la chiusura dello scavo.