Coa ‘e Serra, un nuraghe nel bosco

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di Giorgio Valdès
Abbiamo spesso riferito di monumenti dell’età Nuragica immessi in ambienti naturali di assoluta bellezza. A quelli più noti si affiancano, per quanto meno citate, strutture straordinarie che si inseriscono nel paesaggio che le circonda caratterizzandolo ed incrementandone il fascino selvaggio. Tra queste vestigia di un lontanissimo passato si annovera il complesso nuragico di “Coa ‘e Serra”, così descritto dall’archeologa Caterina Nieddu nel volume “Siti archeologici d’Ogliastra”, pubblicato nell’anno 2006 a cura delll’omonima Amministrazione Provinciale:
“Nella porzione meridionale dello splendido altopiano di Golgo, si trova un complesso nuragico monumentale e caratteristico per le sue peculiarità: ciò che impressiona ad un primo sguardo è il contrasto tra il colore bianco e grigio della roccia calcarea, presente ovunque, e il verde intenso della fitta vegetazione spontanea. Arroccato a 511 metri s.l.m., su una rupe calcarea che ne accentua la funzione di controllo della piana sottostante, il complesso di Co ‘e Sèrra è costituito da un corpo centrale formato da una prima torre a pianta circolare del diametro di 7 metri collegata, per mezzo di un corridoio coperto a piattabanda, ad un secondo torrione a pianta ovaleggiante del diametro di circa 8 metri. La struttura muraria del corpo principale è stata realizzata con blocchi calcarei di medie e grandi dimensioni, appena sbozzati e disposti in filari irregolari. A questo primo impianto, che può essere considerato cronologicamente il più antico, fu successivamente aggiunta, sul lato Ovest, una torre nuragica a pianta circolare del tipo canonico a ‘tholos’; a tale complesso trilobato si appoggia un robusto bastione che comincia ad Est con un muro rettilineo di 9 metri per proseguire, dopo un angolo di 80° a Nord, per ulteriori 4 metri. Un muro di 12,5 metri unisce questo primo impianto costruttivo con un altro edificio a Sud caratteristico, se non unico, nell’architettura nuragica per la particolare pianta: esternamente appare come un trapezio rettangolo dalla tecnica muraria rifinita grazie a blocchi poligonali con gli angoli smussati; internamente vi è, partendo da Nord, un primo ambiente di pianta pressappoco rettangolare (metri 2×2,5), al quale si accede mediante un ingresso architravato; questo primo vano fa da vestibolo alla torre vera e propria che ha camera interna a pianta rettangolare ma con gli angoli arrotondati. Nel bosco che circonda il complesso nuragico, sopraffatti dalla vegetazione, si riconoscono i resti di capanne a pianta circolare e frammenti di ceramiche e macine che testimoniano un’intensa fase di vita in età nuragica.”
La foto del nuraghe “Coa ‘e Serra”, a Baunei , è di Maurizio Cossu.