Il volontariato di Nurnet

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di Antonello Gregorini

Il volontariato di Nurnet è fatto prevalentemente di volontariato popolare, professionale e intellettuale.

Non è quello degli scavi archeologici con carriole e sveglia all’alba che, per quanto faticoso, noi consideriamo legittimo e anzi di merito. Non è quello di chi lavora gratis per un barone per poter aspirare all’inserimento nel lavoro pagato o in una carriera più veloce e di prestigio. E’ più simile a quello di chi con frequenza scrive sui giornali, lettere, opinioni e quant’altro, per il puro gusto di esserci e partecipare.   Il volontariato di Nurnet è presidio e racconto del paesaggio; costruzione dello stesso, attraverso l’organizzazione di eventi conviviali, sportivi e di intrattenimento culturale. (momenti della festa di Bauladu del 21 aprile scorso. Nella foto la signora Giovanna Porcu che volontariamente ha reso disponibile la propria azienda; Alfredo Alberti, Consigliere Nurnet; al centro l’autore di questa breve nota)   E’ costruire un geoportale; una App; partecipare a un progetto di promozione del territorio; fare una fatto e condividerla con il mondo. Il volontariato di Nurnet è prevalentemente non profit, non vede profitto e spesso neanche riconoscimento finanziario. Spesso comporta anche la spendita di risorse proprie e, per chi vuole, una iscrizione onerosa. A noi sembra una cosa buona e abbiamo la presunzione di creare valore per la comunità. Sotto questo e altri aspetti ci sentiamo la coscienza a posto. a.g. Nell’immaginedi copertina, di Sergio Melis,  il signor Antonio, Guardiano di una tomba dei giganti ad Ala dei Sardi