Le basi di un processo evolutivo intelligente (smart evolution) per la Sardegna

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di Antonello Gregorini (immagine del Nuraghe Santa Barbara di Macomer da  nuraghi-sardegna.blogspot.com)

"La terra offre quanto basta per soddisfare i bisogni di ogni uomo, ma non l’avidità di ogni uomo" "La vera felicità, la vera gioia … non consiste nella moltiplicazione, ma nella riduzione intenzionale e volontaria dei bisogni" Mahatma Ghandi

La cronaca di questi anni ha messo ben in evidenza quale sia lo stato finale delle scelte insite nel "Piano di Rinascita" che volle per la Sardegna un tipo di sviluppo fondato sull’industrializzazione di primo livello (trasformazione di prodotti di base). Non sta a me, non avendone neppure i titoli, analizzarne gli aspetti e di dettaglio. Chiunque, pur privo di speciali competenze, master, phd o titoli da ordinario di economia, può vederne gli effetti e leggere i numeri fallimentari del consumo forsennato di risorse. Ancora ieri, nel più importante quotidiano sardo, si parlava di assenza di un modello di sviluppo, termine ormai logoro dal quale eliminerei l’accezione fuorviante di sviluppo. Alcuni parlano chiaramente di decrescita felice. Io ho sempre trovato triste questa definizione, preferisco parlare di Evoluzione Intelligente (Smart Evolution),e la conclusione a cui sono giunto e che la Sardegna non può permettersi un modello di sviluppo, econometricamente inteso, e, solo, può e deve affermare un proprio "modello evolutivo e intelligente". Abbiamo tutti una responsabilità categorica in tal senso. Voi, Nurnet, Io … Possiamo pensare e progettare una Sardegna in cui le produzioni non siano concentrate e monoculturali quali quelle dell’agroindustria orientata alle biomasse per la produzione di energia elettrica? E’ possibile creare un sistema di generazione distribuita dell’energia, utilizzata per quanto possibile in filiera corta per le produzioni locali e per lo sviluppo dell’internet delle cose? E’ possibile creare un sistema agricolo che generi prodotti non eccessivamente trattati e consumati in loco nel breve termine temporale?

Potrei scrivere venti di queste domande ma non posso annoiare in questa breve nota domenicale. Ci sarà modo … Il mondo si muove e non è d’obbligo farsi trascinare nel baratro delle peggiori scelte ma si deve lavorare alla costruzione di un futuro migliore. Noi di Nurnet non ragioniamo solo di archeologia e di turismo. Non abbiamo una visione monotematica e cercheremo di individuare e affiancare ogni buona pratica possibile al nostro agire. Buona Domenica