La grotta Corbeddu, a Oliena, è lunga circa 130 metri ed è composta essenzialmente da tre “sale”. Al suo interno sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, in particolare alcuni resti umani datati a circa 20.000 anni fa, che costituiscono la più antica testimonianza dell’Homo sapiens in Sardegna. In questa grotta trovava rifugio il famoso bandito sardo Giovanni Corbeddu, da cui ha preso il nome
La grotta Sa Ohe (la foce), comunica per vie sommerse con la vicinissima grotta di Su Bentu. Erroneamente nota col nome di Sa Oche, tradotto in modo sbagliato col significato di “la voce”, è nota e frequentata fin da tempi antichissimi.
Le foto della grotta Corbeddu in territorio di Oliena sono di Nicola Castangia, Bruno Sini e Marco Cocco. Quelle della grotta Sa Ohe, sempre in territorio di Oliena, sono di Bibi Pinna e Natalino Piras.