Le piccole narrazioni per la costruzione di una virtuosa rete di salvaguardia della memoria e dell’identità nazionale.

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Buonasera
Ho visitato il Vs sito nel quale ho trovato molte informazioni interessanti.
La mia famiglia è proprietaria dal 1953 di un terreno nell’agro della Nurra di Alghero sul quale insiste il Nuraghe della Cubalciada , un edificio  a pianta quadrilobata( molto rovinato a causa di sconsiderati inserimenti di bunker nell’ultima guerra e successivi lavori di bonifica dell’Etfas e consorzio di Bonifica) al quale sono legato dall’infanzia e del quale vorrei poterne valorizzare la bellezza e l’unicità.
Sarei interessato a fare parte del Progetto Adotta un Monumento ed avere maggiori informazioni per poter adottare il Nuraghe in cui sono cresciuto .
Vi ringrazio per il cortese riscontro
Gianfranco Ara

Buongiorno,

il nostro progetto è molto semplice.

Noi pensiamo che il patrimonio archeologico della Sardegna sia straordinario e vastissimo.

La sua consistenza è tale che lo Stato non riesce a tutelarlo e “valorizzarlo” come dovrebbe e/o vorrebbe.

Pensiamo che l’unicità del nuragico sia il valore aggiunto che la Sardegna possa offrire nel proprio marketing territoriale e nella costruzione della propria identità.

La costruzione dell’identità della Sardegna ha subito il processo, ricorrente per tutti i territori e i popoli che hanno subito occupazioni colonizzanti, di una storiografia oscurata e sotto ordinata alle necessità dell’occupante di turno e delle unità nazionali.

Solo il popolo sardo, unito, può sopperire e invertire questo neghittoso procedere che ha già determinato il venir meno della Lingua sarda e l’ignoranza della propria Storia.

Pensiamo altresì che l’unica soluzione di queste carenze passi per il presidio “popolare”, inteso come tutela attraverso la narrazione. che stimola affezione e tutela. ma, nel contempo, costruisce l’identità del luogo (genius loci latino o fen shui cinese), ma anche di chi, quel luogo, lo tutela.

L’insieme delle narrazioni dei singoli luoghi, piccoli territori, e delle tante analoghe narrazioni costruirà una rete di salvaguardia e una virtuosa identità nazionale.

Come si fa?

Si apre una pagina, coordinata dal brand del “nuraghe antenna” della Fondazione Nurnet,  si avvia il processo narrativo corredandolo. dove possibile, dell’organizzazione di momenti di comunicazione diretta.

Quando pertanto vorrà avviare la sua attività non deve far altro che comunicarcelo e noi apriremo la sua pagina decidendo con lei il nome e stabilendo dei rapporti di “libertaria” collaborazione.

Infine è doveroso dire, a scanso di equivoci, che il nostro bilancio è minuscolo, fatto delle quote del tesseramento ma, soprattutto, del lavoro e delle risorse materiali che, noi tutti, offriamo per la realizzazione del progetto.

Cordialità

Antonello Gregorini