Uno Shardana di nome Serramanna

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di Giorgio Valdès

Christian Jacq è uno scrittore ed egittologo Francese, nato a Parigi nel 1947, autore di numerose pubblicazioni, tra cui una collana di libri -che ebbero ed hanno ancora una straordinaria diffusione, con milioni di copie vendute in diverse lingue-, il cui personaggio principale è il faraone Ramses II il Grande.

Alla fine del primo libro della collana, Jacq descrive una scena in cui sulle spiagge d’Egitto sbarca un drappello di uomini armati con a capo un feroce guerriero che stermina i soldati egizi che tentavano di impedirne l’approdo.  Ramses II riesce comunque a sconfiggere i nuovi arrivati, ma vuole comunque conoscere questa “furia umana” per arruolarlo come sua personale guardia scelta. Così viene a sapere che il suo nome è “Serramanna”.

Dobbiamo essere grati a Jacq perché, pur raccontando vicende frutto della sua fervida fantasia, ha contribuito ad alimentare il dibattito sull’identificazione o meno dei sardi “nuragici” con gli Shardana, oggi più vivo che mai ed ulteriormente alimentato anche dalle varie ipotesi formulate da esimi egittologi come Cavillier e Greco, recentemente giunti in Sardegna per partecipare a incontri e convegni in cui l’interessante tema è stato trattato.

Il nome attribuito da Jacq al guerriero sbarcato sulle rive d’Egitto, lascia intendere piuttosto chiaramente quale sia la sua provenienza, peraltro esplicitamente espressa nelle successive pubblicazioni della collana. Dall’ultima delle quali abbiamo ripreso il brano piuttosto curioso ed intrigante che vi proponiamo, in cui compare anche il giovane Merenptah, erede di Ramses II al trono d’Egitto.  A Merenptah succederà quindi Ramses III, che regnerà tra il 1186 e il 1154 a.C. (in tale periodo si assisterà probabilmente alla caduta di Troia), in merito al quale riportiamo un post scaricabile dal link emarginato.

<<…Ramses assisteva al duello tra Serramanna e Merenptah. Munito di una corazza articolata, di un elmo ornato di corni sormontato da un disco di bronzo e di uno scudo rotondo, il sardo sferrava colpi di spada sullo scudo rettangolare del figlio di Ramses, costringendolo ad arretrare. Il faraone aveva chiesto al comandante della sua guardia personale di non risparmiare l’avversario; dal momento che Merenptah voleva dare prova del proprio valore sul campo di battaglia, non poteva sognare rivale migliore.

All’età di ventisette anni, Merenptah, “l’amato del dio Ptah”, era un bel giovane atletico, coraggioso, attento, dotato di ottimi riflessi. Quanto al sardo, sebbene avesse superato la cinquantina non aveva perduto nulla della propria forza e del proprio dinamismo. Già il fatto di resistergli era un’impresa.

Merenptah cedeva terreno, tornava all’assalto, parava i colpi, si spostava di lato; un po’ alla volta sfiancava Serramanna.

D’un tratto, il gigante si immobilizzò e gettò a terra la lunga spada a lama triangolare e lo scudo-

“Basta con le schermaglie. Battiamoci a mani nude”.

Merenpttah ebbe un attimo di esitazione, poi imitò il sardo. Ramses rivisse lo scontro durante il quale, sulla riva del Mediterraneo, aveva vinto il pirata Serramanna per poi farne il capo della sua guardia personale.

Il figlio del re restò sorpreso dall’impeto del colosso che lo caricava a testa bassa; alla scuola militare non aveva imparato a battersi contro una belva. Rovesciato supino nella polvere della caserma, credette di soffocare sotto il peso dell’ex pirata.

“L’addestramento è finito” ordinò Ramses.

I due uomini si alzarono. Merenptah era furibondo.

“Mi ha preso alla sprovvista!”

“Il nemico agisce sempre così figlio mio.”

“Voglio riprendere lo scontro.”

“Inutile, ho visto quello che volevo vedere. Dal momento che ti è stata impartita una lezione salutare, ti nomino comandante in capo dell’esercito d’Egitto.”

Serramanna approvò con un cenno del capo.

“Tra meno di un mese” soggiunse Ramses “mi sottoporrai un rapporto completo e particolareggiato sulle condizioni delle nostre truppe e sulla qualità del nostro armamento…”

Nell’immagine: Fotogramma tratto dal film “I Dieci Comandamenti” di Cecil DeMille, con sullo sfondo un guerriero Shardana, guardia scelta del faraone.

http://www.nurnet.it/it/1330/Ramses_III_e_i_Popoli_del_Mare.html