IL GEOPORTALE E LA MEDIATECA. I NURAGHI “DIMENTICATI” E MAI CATALOGATI. UNA MISSIONE IDENTITARIA, COMUNITARIA, VOLONTARIA E NECESSARIA DA COMPIERE.

della Redazione
Dopo un periodo in cui, per ragioni tecniche, avevamo smesso di aggiornare il geoportale, ora, forti dell’apporto della nuova Mediateca, intendiamo riprendere.
Tutti insiene, in paris, dobbiamo completare un’informazione che fondamentale per la coscienza e la conoscenza storica della Sardegna e dei Sardi.
In passato, agli inizi, assegnavamo le referenze di editor a chiunque ce ne facesse richiesta e questo ha portato, da un lato, un notevole arricchimento dei dati, dall’altro, un certo grado di confusione e delle ridondanze che con il tempo correggeremo.
E’ più opportuno che “il lavoro” lo portiamo avanti noi, con il vostro aiuto esterno, soprattutto per quei monumenti che appaiono privi di nome, di descrizione e di immagini collegate.
Anche queste costruzioni “minori” sono fondamentali nella descrizione del paesaggio che, in definitiva, è il fondamento della nostra attività e la ragione stessa della nostra costituzione.
Un esempio significativo sono gli aggiornamenti nel territorio di Alghero che abbiamo potuto fare in seguito alle segnalazione di Mauro Tavella.
La prima ha riguardato un nuraghe, mai segnalato, in cima alla collina di Santu Pedru; la seconda, avvenuta oggi, la descrizione di un nuraghe esistente sul Geoportale ma privo di nome e descrizione, posto alla periferia della città.
Mauro ci ha scritto così:
“Salve avrei un altro aggiornamento per il portale, si tratta del nuraghe sconosciuto NUR.1533 situato in una sommità alla periferia est di Alghero. E’ un nuraghe monotorre con muraglia, immerso in parte nella vegetazione su quasi tutto il perimetro, comunque tramite la porta esposta a sud est si può entrare nella tholos in alto scoperchiata, all’interno ci sono due ampie nicchie e un’altra porta a Nord ovest per metà sommersa da terriccio.”
E così abbiamo risposto e fatto: “grazie per la segnalazione.
IL NURAGHE MONTE CARRU. AGGIORNATO CON DESCRIZIONE E NOME
Oltre la descrizione ho inserito anche il nome, Nuraghe Monte Carru, ricavato dal toponimo.
Se dovesse capitarle di poter fare anche qualche foto con il cellulare l’informazione sarebbe più ancora più completa.
Di nuovo grazie.”
Sono tantissimi i nuraghi “dimenticati” che possono essere “riportati in luce” e battezzati solo con l’apporto degli appassionati locali.
Sul nostro geoportale sono in colore grigio e sono la maggior parte.
Confidiamo quindi nell’appassionato e volontario apporto di tutti per compiere questa importante missione identitaria e comunitaria.
Grazie
Red
Nell’immagine il nostro Giovanni Sotgiu che guarda affascinato la mappa mentale di Grutt’e Janas, Baunei, del neolitico sardo, “simboleggiante, già allora, l’unità e le relazioni dei presidi del territorio nazionale.
Giovanni Sotgiu che guarda affascinato la mappa mentale di Grutt’e Janas, Baunei, del neolitico sardo, “simboleggiante, già allora, l’unità e le relazioni dei presidi del territorio nazionale.