Il nuraghe Nurdole, al confine tra i territori di Nuoro ed Orani, ospita al suo interno una fonte sacra nella quale son stati rinvenuti bronzi votivi, materiali fittili e alcuni oggetti egizi. Tra i vari manufatti si annovera anche uno “scarabeo” che porta sul retro un cartiglio con scritto in caratteri geroglifici: “Neb-Maat-Ra” (Ra, signore della giustizia), una delle titolature del faraone Amenhotep III della XVIII dinastia (1424/1397).
La stessa titolatura è riprodotta anche in un unguentario, la cui immagine si allega per completezza d’informazione, trovato a Tebe insieme ad altri oggetti che facevano parte del corredo funebre del faraone.
Ci sarebbe da domandarsi come sia finito un oggetto del genere all’interno del nuraghe Nurdole, salvo si tratti dell’ennesimo indizio a conferma degli stretti rapporti esistenti tra i nuragici e gli egiziani di un tempo.
A questo proposito riporto alcuni brani tratti dal libro “Atlantide Sardegna, Isola dei faraoni” di Paolo Valente Poddighe. L’autore, ottimo ricercatore ma spesso ingiustamente snobbato, scrive tra l’altro: << nella Storia Universale, edita dall’Accademia delle Scienze dell’Unione Sovietica leggiamo: “Gli Sardani apparvero nell’esercito sotto la XVIII dinastia (1543 -1292 a.C, dove regnò Amenothep III dal 1386 al 1345 a.C.- nota mia), e già durante la XIX (1292-1186 – nota mia) costituivano la guardia del corpo reale più importante (opera citata Vol. I pag.337, paragrafo I). Sempre nella medesima opera viene particolareggiata l’affermazione di possessi ereditari goduti in Egitto dai Sardi (Poddighe identifica Sardi con Sardani/Shardana – nota mia): “Gli Sardani durante la XX dinastia (1186-1078 a.C. -nota mia) sono spesso menzionati nel catasto come proprietari terrieri (stessa opera Vol.I pag. 337, paragrafo II) >>. Sempre Poddighe scrive che le << “Le lettere di Amarna” menzionano mercenari Shardana, in modo particolare presenti nella città di Biblo, governata da certo Riba-Addid, ove in date comprese tra il 1386 e il 1340 a.C., sotto gli Amenophis, i Sardi erano presenti in numero alquanto consistente>>…e via dicendo. Comunque, se gli Shardana si possono identificare con i sardi nuragici (come altresì affermato dal professor Giovanni Ugas), è possibile che a quei tempi anche alcuni dignitari egizi siano giunti in Sardegna. Tra l’alto, sempre riferendomi agli scritti di Poddighe, <<L’Egittologo Chabas (François Joseph Chabas, egittologo francese nato nel 1817 e deceduto nel 1882 – nota mia), in: “Studi su l’antichità storica (pag.186, sg.7, Parigi 1873, II edizione) stabilisce l’identità degli Shardana con i Sardi della Sardegna…In detto lavoro, reputa anche tangibili e certi i contatti tra Sardi ed Egiziani fin da epoca antichissima, poiché viene ad affermarci oltre alla presenza di Nuragici in Egitto, viaggi marittimi degli stessi Faraoni all’isola di Sardegna>>.
Non si tratta ovviamente di teoremi scientificamente dimostrabili, ma di ipotesi sufficientemente ragionevoli, al proposito delle quali rimando anche al post indicato nel link a margine. g.v.
Negli allegati: il nuraghe Nurdole nelle foto di Sergio Melis e Nuraviganne. Lo “scarabeo” e il suo retro su cui è riportato, evidenziato dalla freccia, il cartiglio del faraone Amenhotep III; l’unguentario di Tebe con il cartiglio dello stesso faraone, ugualmente indicato da una freccia.