Filistei, chi erano costoro?

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di Giorgio Valdès

L’amico Raffaele Airi ha pubblicato un interessante post in cui si parla di una missione di archeologi svedesi guidati dal professor Peter M.Fisher dell’Università di Goteborg, che ha portato alla luce un edificio che faceva parte dell’antico insediamento di Tell Abu al-Kharaz, situato nella valle del Giordano, ai confini tra Israele e la Cisgiordania. Gli scavi hanno messo alla luce mura difensive, edifici e migliaia di manufatti prodotti localmente o importati dall’Europa sud orientale. Il professor Fischer si sorprende per la presenza di oggetti provenienti da così lontano, a conferma di una grande mobilità delle genti da migliaia di anni. Afferma inoltre che nell’insediamento sono state rinvenute, tra l’altro, ceramiche “simili” a quelle greche e cipriote e pesi cilindrici per telai, forse provenienti dall’Europa centrale. Ritiene inoltre che in città si insediò un gruppo di gente di mare di discendenza europea, composta da Filistei, precisando in particolare che gli stessi Filistei, intorno al 1100 a.C., vivevano nell’edificio insieme alle popolazioni locali. Purtroppo l’articolo non riporta altri approfondimenti, ma dal suo contenuto si desume che i filistei si fossero stanziati a Tell Abu al-Kharaz a seguito dell’invasione dei Popoli del Mare, la cui datazione canonica è compresa tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XII secolo a.C. Come accennato in un precedente post, secondo Giovanni Garbini i Filistei, storici compagni d’avventura degli Shardana, provenivano da Creta, toponimo che lo stesso Garbini identifica con quello della biblica Kaftor (Keftiu), per quanto a Creta non sia stato mai rinvenuto alcun elemento a dimostrazione di una loro presenza. Fisher li indica invece come originari dell’Europa, e quanto afferma è conforme ai risultati delle recenti ricerche genetiche, che danno i “minoici” cretesi come provenienti da occidente. La presenza filistea pare tra l’altro attestata in territorio sardo, in prossimità di Macomer, a Neapolis (Golfo di Oristano), a Serra Orrios (Dorgali) e a S’Arcu ‘e is Forros (Villagrande Strisaili). Tutte considerazioni che lasciano ipotizzare l’esistenza di una Kaftor occidentale, la cui testa di ponte orientale era probabilmente l’isola di Creta/Minous, ma lasciano sostanzialmente insoluto il mistero della provenienza della popolazione filistea insediata a Tell Abu al-Kharaz..

http://www.pasthorizonspr.com/index.php/archives/01/2014/evidence-of-european-sea-peoples-in-jordan-valley

l’immagine del coccio di vaso è estratta dal numero di Sett./Ott. 2012 di “Archeologia Viva”. Si noti, evidenziato dalla freccetta rossa, un segno che sembra riprodurre il pugnale nuragico a elsa gammata.