“… Questo Santuario è un monumento alla magnificenza, all’intelligenza, alla capacità progettuale e costruttiva, al fasto, alla bellezza della Civiltà Nuragica …”
Tutti, proprio tutti i sardi, dovrebbero recarsi, almeno una volta nella vita, a bearsi di questo incantevole sito. Vi invito a percepire le stesse sensazioni che ho provato io. E’ un luogo veramente MAGICO. Mi sono sentita catapultata nel passato, tra quelle pietre cariche di storia e di vita vissuta. Mi pareva quasi di vedere le sacerdotesse ed i sacerdoti che propiziavano riti accanto alla vasche cariche d’acqua. Qui si venerava l’acqua, appunto; piu’ su, infatti, troviamo un pozzo monumentale, con un sistema idraulico eccezionale, che captava l’acqua di numerose sorgenti. Mi immaginavo cosa poteva essere questo santuario 4000 anni fa, pieno di persone allegre, bambini felici che giocavano nei prati, tutto ornato di fiori, colori e musiche. Se è vero che in certi luoghi antichi si sente una forza magnetica, ebbene qui io l’ho sentita; sdraiandomi per terra è come se non riuscissi piu’ a staccarmi dal suolo; nello stesso tempo ero affascinata da tutto cio’ che mi circondava. Questa non è follia … semplicemente il mio è amore puro verso chi mi ha preceduta. Osservando le pietre, talune abilmente incise, mi sono commossa nel pensare a quei volti, a quei visi di chi ha voluto lasciarci la propria testimonianza di vita! Questo Santuario è un monumento alla magnificenza, all’intelligenza, alla capacità progettuale e costruttiva, al fasto, alla bellezza della Civiltà Nuragica. Grazie a Voi che mi avete preceduta 
Testo: Piera Farina-Sechi
Foto: Bruno Sini
