di Antonello Gregorini
Si legge su wikipedia riguardo la storia di Castelsardo: – La particolare posizione, oltre all’esistenza di piccoli approdi naturali, contribuì sicuramente alla scelta del luogo come sede di antichi centri abitati. Tralasciando le motivazioni e le dislocazioni dei numerosi insediamenti pre-nuragici e nuragici per i quali si stanno effettuando studi sempre più approfonditi anche in collegamento con la storia del Mediterraneo, va detto che già i romani costruirono le loro abitazioni nelle vicinanze dell’odierno porto turistico.
A quei tempi l’approdo era situato su una spiaggia denominata Fritum Janii (porto di Giano) da cui l’odierno nome del porto e della collina sovrastante, Frigiano.
Dai commenti sviluppatisi sulla pagina NURNET Sa Pedra Pertunta, edita da Tonia Gavino, GUIDA TURISTICA LOCALE, si apprende che a Castelsardo alcuni archeologi hanno individuato dei massi del castello sbozzati con tecnica nuragica e, inoltre, nel 2007 gli scavi archeologici nella zona degli spalti Manganella, hanno portato alla luce i resti di una capanna nuragica.
Se si considera che in località Manganella hanno scavato due porzioni abbastanza piccole, e guarda caso in una di queste hanno trovato il muro della capanna, chissà cosa altro potrebbe esserci sotto nel resto del parco.
Possiamo dire che vi fossero dei nuraghi in luogo dell’attuale castello dei Doria ?
Sostiene Cramo Peroli che, oltre a quello che dice giustamente Tonia Gavino, può essere sviluppato un ragionamento più semplice: Il promontorio dove sorge oggi il castello è circondato da una corona composta da 3 nuraghi e 2 muraglie nuragiche, a distanze contenute tra loro.
E volete che, con l’intelligenza che avevano, i nostri antenati decisero di non occupare proprio l’altura più strategicamente importante della zona?
Sommando il probabile nuraghe che doveva sorgere ove ora esiste il castello gli edifici nuragici sono tre con Ilspighia e Bajaroglia!
Dalle prime bozze che si possono estrarre dal geoportale CRS4 – NURNET possiamo vedere quale fosse la dislocazione dei nuraghi nel territorio.