Il Nuraghe Ola, la dissipazione naturale la contrapposizione sociale

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di Antonello Gregorini

nell’immagine il nuraghe Ola di Oniferi

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Il dissiparsi* del patrimonio può essere visto da due angolazioni: Una naturale, dovuta al fenomeno di invecchiamento a cui va soggetta qualunque cosa, ben inquadrato dal secondo principio della termodinamica o dell’entropia. Una artificiale, collegata alla prima causa e dovuta all’incapacità dell’uomo di contrastare il su descritto fenomeno naturale, mettendo in campo opportune azioni, piani e progetto, che modifichino gli equilibri a favore della conservazione. In sintesi: l’energia che l’uomo è capace di applicare nella direzione opposta al fenomeno dell’entropia crea una condizione momentanea favorevole al mantenimento dello stato di cose o dei beni che vogliamo tutelare. Il curarsi mantenendosi in forma, procurarsi il cibo, dare al corpo l’energia biochimica necessaria per contrastare il dissolvimento naturale, sono buoni esempi di come questo processo lo viviamo quotidianamente e ovunque. Non sorprenda quindi se una parte del nuraghe Ola di Oniferi ieri è franata a causa del cedimento della struttura muraria. Le piogge, il vento e le neve hanno accelerato un evento che con grande probabilità sarebbe accaduto comunque nel breve termine. Così accade per tutti quei monumenti, ma qui parliamo di nuraghi e assimilabili, che sono naturalmente aggrediti da agenti atmosferici, danneggiati da cedimenti del terreno, coinvolti dalla crescita della flora, arbusti o anche alberi d’alto o altissimo fusto. Quante immagini abbiamo pubblicato quest’anno di edifici multi millenari totalmente avvolti da radici o con la quercia in testa o, peggio, l’albero appeso di lato. *** C’è stato un momento in cui abbiamo chiesto che ci inviassero immagini che mostrassero il fenomeno e per giorni non abbiamo pubblicato altro. Davanti a questo quadro di cose si tratta quindi di capire se vogliamo FARE qualcosa per contrastare la dissipazione del patrimonio oppure se, SENTENDO l’atteggiamento religioso di accettazione del volere naturale, decideremo di assistere sereni al venir meno di tutto ciò. La risposta è scontata e allora si passa alla seconda domanda. Tutto ciò che viene fatto corrisponde a tutto ciò che deve essere fatto? In uno schema classico si tende a pensare allo Stato, grande mamma, che mette la mano in tasca e “mette a correre”(che brutta espressione) le risorse per risolvere il problema. Sostanzialmente ciò che sino ad oggi, con tutte le magagne e le inefficienze, l’indolenza, i difetti ma anche i pregi del caso, abbiamo visto realizzare. Dove lo Stato non ha più risorse in tasca, essendo sovrano, emette moneta e immette energia nell’organismo… Si è sentita anche questa. Lo Stato però già tira fuori i soldi per la sanità, l’istruzione, e tutti quei servizi considerati diritti essenziali della nostra civiltà. I soldi iniziano a mancare anche per questi e Oniferi, luogo del nuraghe Ola, ne è un esempio, visto che stanno per chiudere le scuole con le multi classi, le poste, e chissà quale altro servizio. Noi davanti a questa evidenza abbiamo creato Nurnet, come piccolo esempio di contributo volontario al mantenimento e alla valorizzazione del patrimonio. Può essere pochissimo, avere difetti, essere frutto di operatori non professionisti e che non hanno studiato per questo. Si può dire e commentare qualsiasi cosa. Tuttavia il geoportale, la rete di relazioni e la maggiore attenzione che nel proprio piccolo è riuscita a sviluppare, anche a Oniferi, sono un segnale di come potrebbe essere strutturato un progetto che aiuti senza l’investimento di risorse che, purtroppo oggi non sembrano esistere o essere evidenti. Questo modello, in presenza di norme che vedono l’azione privata in maniera negativa; dove anche l’ente locale è visto come potenziale danneggiatore e sottoposto ai vincoli di una burocrazia malata; dove anche il taglio di un po’ d’erba o di una radice; l’installazione di un puntello; diventano operazioni complesse e fastidiose. Davanti a questi ostacoli niente può risolvere neanche parzialmente questo problema. E quindi …

* http://www.treccani.it/vocabolario/dissipazione/ ** http://it.wikipedia.org/wiki/Freccia_del_tempo *** https://www.facebook.com/506410149437714/photos/a.506444649434264.1073741828.506410149437714/587208004691261/