di Giorgio Valdès
Ripreso il cammino verso il villaggio, Danu proseguì il suo racconto: “ti dicevo che Gerione era figlio di Crisaore, “quello dalla spada d’oro” e di Calliroe. Una leggenda racconta che Crisaore e il fratello Pegaso fossero nati da Medusa, figlia di Phorkys e di Ceto, signori del mare, dopo che Perseo, giunto dalla lontana Grecia, le aveva mozzato il capo. Medusa possedeva qui in Sardegna, dove regnava suo padre, due castelli, uno dei quali si trova nei pressi del porto degli Iliensi (Tortolì/Portus Ilii n.d.a.), e l’altro è vicino al corso del Tyrsus (Samugheo n.d.a.), il grande fiume che sbocca ad occidente. Gerione aveva fondato Tartesso, l’emporio dei metalli più ricco e importante fra tutti quelli bagnati dal nostro mare, mentre sua figlia Erizia, compagna di Hermes, avrebbe generato Norace, fondatore di Nora, una città ubicata sulle sponde del Golfo che guarda verso Cartagine. Gerione tuttavia non ebbe vita lunga perché la leggenda racconta che un giorno giunse Ercole e dopo aver soppresso il mandriano Eurizio, uccise anche lui per rubargli i buoi rossi, simili a quelli che tuo zio Ka-Nu conduce al pascolo nelle valli circostanti il Monte del Ferro….”.
Nell’immagine: Nora e l’omonima “stele” con inciso il (controverso) nome di Tartesso.