Mani in alto!

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di Giorgio Valdès

Su Wikipedia si legge che secondo l’opinione comune, il saluto romano è derivato dalla cultura diffusa nell’Antica Roma, per quanto la descrizione di un simile gesto fosse sconosciuta nella letteratura romana e mai menzionata dagli storici antichi. In realtà il simbolo della mano o delle mani sollevate è presente in diversi contesti, tra cui la civiltà egizia e la religione buddhista, ma si rinviene anche in una stele votiva di Cartagine, risalente al II secolo a.C. nella quale è ritratto un individuo che mostra una mano aperta di dimensioni sproporzionate. Lo stesso gesto trova comunque la sua massima diffusione nelle antiche tradizioni isolane e anzi si può dire che sia presente in gran parte della bronzettistica custodita nei musei e nelle collezioni private di mezzo mondo. Nelle immagini sono raffigurati alcuni bronzetti sardi della collezione Borowski, dove la dimensione delle mani è particolarmente enfatizzata (compresa in particolare quella tenuta sul petto dall’individuo a destra), a conferma dell’importanza che si attribuiva non solo al gesto ma anche allo stesso arto. Tale enfatizzazione è infine evidente nel bronzetto, rinvenuto in territorio di Genoni e conservato nel suo interessantissimo “Paleo Archeo Centro”.